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Giovedi, April 18, 2024
NotizieCondizioni del Gruppo PPE per il via libera al bilancio dell'UE

Condizioni del Gruppo PPE per il via libera al bilancio dell'UE

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dal PPE

A seguito dell'accordo in Consiglio sul bilancio a lungo termine dell'UE e sul Recovery Fund, il Parlamento europeo voterà la sua risposta politica domani, 23 luglio, in sessione plenaria.

Cinque gruppi politici al Parlamento europeo, PPE, S&D, Renew, Verdi e GUE-NGL, hanno concordato una risposta comune all'accordo del Consiglio. Il vicepresidente del gruppo PPE Siegfried Muresan, responsabile per le questioni di bilancio, ha dichiarato prima della votazione in plenaria:  

“Prendo atto dell'accordo raggiunto in Consiglio sul bilancio dell'Ue e sul recovery fund, tuttavia, ora la palla è nel campo del Parlamento europeo. In poche parole, accettiamo il EU proposta di bilancio nella sua forma attuale. I 27 leader nazionali si sono assicurati l'interesse nazionale, ora tocca al PE assicurarsi l'interesse di Europa nel suo complesso.

Cinque gruppi politici al PE detengono un'ampia maggioranza per avviare i negoziati con il Consiglio al fine di fornire un bilancio dell'UE al servizio dei nostri cittadini.

Cinque punti chiave sono difficili da accettare per il Gruppo PPE.

In primo luogo, il gruppo PPE non accetta il bilancio dell'UE così com'è. Chiediamo incrementi, soprattutto nelle aree che hanno subito i tagli maggiori, come Erasmus, Horizon, Just Transition Fund, Defence Fund o l'Healthcare. In secondo luogo, è inaccettabile che la clausola dello Stato di diritto sia stata notevolmente indebolita. È prioritario che questo meccanismo venga rafforzato e consentito di essere attivato dalla “maggioranza qualificata invertita”. In terzo luogo, è necessario un maggiore impegno per mettere in atto quanto prima nuove risorse proprie al fine di pagare i tassi di interesse e avviare il rimborso di NGEU. In quarto luogo, il PE deve essere coinvolto nella decisione sull'impianto di recupero mediante atti delegati. E infine, in caso di mancato accordo tra il Consiglio e il PE entro la fine di ottobre, deve essere disponibile un bilancio del "Piano B" per garantire la continuità dei programmi in corso.

Una cosa è chiara, il Parlamento europeo avrà l'ultima parola sul bilancio Ue e non ci sarà accordo al Parlamento europeo senza negoziato e miglioramenti".

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