Nel dibattito con Charles Michel e Ursula von der Leyen, presidenti del Consiglio e della Commissione, l'accordo raggiunto nella recente riunione del Consiglio europeo sul fondo di risanamento è stato qualificato come "storico" da molti deputati poiché, per la prima volta, gli Stati membri hanno deciso di emettere 750 miliardi di euro di debito congiunto. Con tagli apportati al bilancio a lungo termine (quadro finanziario pluriennale, QFP), tuttavia, la maggior parte era "non contenta".
“Non siamo pronti a ingoiare la pillola MFF”, ha affermato Manfred Weber (PPE). Inoltre, il leader S&D Iratxe García non accetterebbe i tagli, “non in un momento in cui dobbiamo rafforzare la nostra autonomia strategica e ridurre le disparità tra gli Stati membri”.
Molti hanno evidenziato che la questione del rimborso del debito non è stata risolta. I deputati hanno insistito sul fatto che l'onere non deve gravare sui cittadini e che deve essere garantito un solido sistema di nuove risorse proprie che includa una tassa digitale o tasse sul carbonio per il rimborso, con un calendario vincolante. Molti, inoltre, hanno sottolineato che “il EU non è un bancomat per i bilanci nazionali”, deplorando che i paesi “frugali” non vogliano pagare il prezzo per beneficiare del mercato unico, e insistendo sul fatto che nessun fondo dovrebbe andare a governi “pseudo-democratici” che non rispettano la regola del diritto e dei valori dell'UE.
Altri erano più scettici riguardo alle nuove risorse proprie che generavano abbastanza da rimborsare tutto il debito e hanno avvertito che la crisi non dovrebbe essere utilizzata come pretesto per un'ulteriore integrazione dell'UE. La maggior parte ha tuttavia sottolineato che il Parlamento è pronto per rapidi negoziati per apportare i necessari miglioramenti alla posizione comune del Consiglio.
Gli eurodeputati ora votano su a risoluzione per concludere il dibattito, che servirà da mandato per i prossimi negoziati con la Presidenza tedesca del Consiglio dell'UE. L'esito della votazione finale sarà annunciato oggi in Aula alle 17.30.
Fare clic sui collegamenti per visualizzare le singole dichiarazioni
Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea
Robert Zīle (ECR, LV), Martin Schirdewan (GUE / NGL, DE)
Osservazioni conclusive di Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo