Prendo atto dell'annuncio odierno degli Stati Uniti in merito al cosiddetto "meccanismo di snapback" delle sanzioni delle Nazioni Unite ai sensi della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Come ho più volte ricordato, l'8 maggio 2018 gli Stati Uniti hanno cessato unilateralmente la partecipazione al PACG mediante memorandum presidenziale e successivamente non hanno partecipato ad alcuna attività relativa al PACG. Non può, pertanto, essere considerato uno Stato partecipante al PACG ai fini dell'eventuale snapback sanzionatorio previsto dalla risoluzione.
In qualità di coordinatore della Commissione congiunta PACG, continuerò a fare tutto il possibile per garantire la conservazione e la piena attuazione del PACG da parte di tutti. Il PACG rimane un pilastro fondamentale dell'architettura globale di non proliferazione, contribuendo alla sicurezza regionale.