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La Comece partecipa all'incontro di alto livello dei leader religiosi dell'UE

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La Comece partecipa all'incontro di alto livello dei leader religiosi dell'UE

S.Em. Carta. Jean-Claude Hollerich SJ e SE Mons. Youssef Soueif, rispettivamente presidente della COMECE e delegato dei maroniti a Cipro alla COMECE, ha partecipato venerdì 15 novembre 27 al 2020° incontro annuale di alto livello dei leader religiosi-religiosi dell'UE sul tema "Lo stile di vita europeo", con i vicepresidenti della Commissione Europea e Parlamento, Margaritis Schinas ed Roberta Metsola, responsabile del dialogo sull'articolo 17.

La delegazione Comece ha evidenziato la necessità di lavorare insieme in uno spirito di solidarietà per politiche incentrate sulle persone che garantiscano una ripresa equa e veloce dal Covid-19, senza lasciare indietro nessuno. In questo contesto, i leader religiosi pongono l'accento sulla loro collaborazione per combattere l'attuale pandemia, in particolare per quanto riguarda la celebrazione delle festività religiose.

L'incontro è stato anche un'occasione per discutere della prossima Conferenza sul Futuro di Europa, considerata un'occasione significativa per ripensare e migliorare il progetto europeo. I leader religiosi hanno espresso la loro volontà di partecipare a questo processo per dare il loro contributo costruttivo per il bene comune nel contesto del dialogo aperto, trasparente e strutturato tra l'UE e le Chiese, come previsto dal Articolo 17 TFUE.

S.Em. Carta. Jean-Claude Hollerich SJ, Presidente della Comece, ha sottolineato la necessità di lavorare insieme per il bene comune, “non solo all'interno dell'Ue, ma anche nel mondo, tutelando la dignità di ogni persona umana, soprattutto delle più vulnerabili e bisognose”.

Secondo il presidente della Comece, questo impegno globale potrebbe essere attuato attraverso politiche attive di pace e sviluppo nel vicinato europeo e oltre. “Salvare le persone dall'annegamento nel Mar Mediterraneo dovrebbe essere un must. Contrario - carta aggiunta. Hollerich - l'Ue perderebbe la sua anima nel Mediterraneo”.

E sul fronte del dialogo interreligioso e nel contesto della recente ondata di attentati terroristici in Europa, il Capo dei Vescovi dell'UE ha dichiarato: “se qualcuno fa del male a mia sorella musulmana oa mio fratello ebreo, fa del male a me. Stiamo uniti in piena solidarietà e non permetteremo a nessuno di dividerci. No all'odio, no al fanatismo”.

L'incontro tra i rappresentanti religiosi e di alto livello dell'UE è uno strumento consolidato per l'attuazione dell'articolo 17 TFUE, che prevede un dialogo strutturato aperto, trasparente e regolare dell'UE con le Chiese e le associazioni religiose.

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