Un totale di 50 siti web dedicati alla distribuzione di propaganda terroristica online e alla promozione dell'ideologia jihadista violenta sono stati presi di mira nel corso di un'azione di deferimento avvenuta l'ultima settimana di ottobre. Il Unità di riferimento Internet dell'Unione europea (UE IRU) a Centro europeo antiterrorismo di Europol (ECTC) ha coordinato l'attività di deferimento, che ha coinvolto le forze dell'ordine della Germania e del Regno Unito.
L'azione di deferimento ha preso di mira i siti web jihadisti violenti e gestiti da terroristi indirizzandoli a fornitori di servizi online (OSP) che supportano l'infrastruttura web, come registrar, società di hosting e società di infrastrutture Internet, con una richiesta di rivedere i contenuti rispetto ai loro termini di servizio. Su 50 siti web, inclusi i siti che supportano il cosiddetto Stato Islamico e le organizzazioni terroristiche di al-Qaeda e le loro affiliate, 21 sono stati sospesi a seguito di deferimenti all'OSP competente.
I gruppi terroristici tradizionalmente facevano affidamento su siti Web autogestiti per l'archiviazione e la diffusione della loro propaganda. Con le principali società di social media che stanno intensificando i loro sforzi per sospendere i contenuti offensivi dalle loro piattaforme, i gruppi terroristici e i loro sostenitori online utilizzano sempre più i siti Web come strumento vitale per trasmettere il loro messaggio e creare archivi per le loro pubblicazioni di propaganda. Nonostante le frequenti sospensioni, questi siti continuano a spostare i propri contenuti su nuovi domini.
L'azione di rinvio ha promosso un approccio coerente e sistematico al rinvio di siti Web, basato sulla cooperazione volontaria con l'industria tecnologica. Ha consentito ai praticanti di individuare e valutare nuovi casi di siti web di jihadisti violenti e terroristici con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza dell'entità del fenomeno e attirare l'attenzione su nuovi modelli di abuso.
L'interruzione efficace e prolungata di questi siti richiede una maggiore cooperazione tra Europol e le forze dell'ordine e un partenariato pubblico-privato internazionale arricchito con gli OSP che supportano l'infrastruttura web.
Per saperne di più sul lavoro del EU IRU, leggi l'articolo dedicato.