Tijana Petković della Chiesa ortodossa serba condivide le riflessioni in occasione del Natale celebrato nella tradizione ortodossa, affermando la speranza nella nascita di Cristo.
Cristo è nato! Crediamo e confessiamo che Cristo è nato a Betlemme di Giudea, l'unto da Dio, nato secondo la volontà di Dio. Questo Natale, cerchiamo di essere le ostie del nostro Signore. Accogliamolo e salutiamolo nelle nostre case, accogliendolo nella sua totalità, senza alcuna differenziazione. Glorifichiamolo nelle nostre chiese in modo conveniente e degno.
Accogliamolo come sorgente di vita, come luce del nostro essere.
Riempiendo i nostri cuori e le nostre anime con la pace di Dio, celebriamo il Cristo neonato con un canto: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace sulla terra a coloro che gli sono graditi!" (Luca 2:14).
La nascita di Cristo è soprattutto un atto dell'amore di Dio che si è rivelato in tutto l'evento della nascita del nostro Gesù Cristo. Matteo lo testimonia ripetendo le parole di Isaia: "Nel suo nome spereranno le nazioni" (Matteo 12:21).
Rallegriamoci dell'unica, assoluta speranza su cui poggia la nostra fede. Senza speranza, la nostra fede perde tutto il suo significato. La profonda connessione tra libertà e speranza si trova nelle parole di Gesù: “Non abbiate paura” (Matteo 14:27). In effetti, la paura ci paralizza in situazioni senza speranza. In poche parole, la speranza crea la libertà, la libertà consente il la ricerca per il significato, che a sua volta punta verso la speranza e alla fine la speranza di tutti noi. La speranza per i cristiani è una realtà ultima.
Nel suo messaggio di Natale ai fedeli del 2021, il vescovo serbo ortodosso Grigorije Duric, capo dell'eparchia di Dusseldorf e di tutta la Germania, ha sottolineato che dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri. Ha detto: “Nell'anno che è alle nostre spalle, potremmo imparare quanto sia importante per noi la pace di Dio, quanto sia importante avere la pace nei nostri cuori, preservarla. E i presupposti per preservare la pace sono la speranza, che non esiste mai senza pazienza. E ancora, la speranza non esiste se non si fonda sulla fede, e fede e speranza non hanno senso in se stesse e se non si ricoprono di amore».
Annunciamo dunque l'inequivocabile speranza manifestatasi nella nascita di Cristo. Usiamo questa speranza per raccogliere forza tra noi per prenderci cura degli altri mentre accogliamo Cristo in mezzo a noi.