Purtroppo le previsioni degli ultimi mesi si sono avverate. L'Europa sta condannando non solo con la massima fermezza, ma anche nei fatti, l'attacco della Russia all'Ucraina. In questi giorni l'Europa è passata dal trotto allo sprint in area difensiva. Putin voleva indebolire la NATO e dividere Europa. Tuttavia, sta ottenendo esattamente l'opposto di ciò che intendeva. Il tempo in cui l'Europa si affermava solo come un gigante economico è finito. Il nostro continente è a una svolta storica.
L'Europa non è mai stata così unita. Con un pacchetto di sanzioni finanziarie senza precedenti, i beni delle banche russe sono stati congelati per prosciugare la macchina da guerra di Putin. L'intero spazio aereo europeo è stato chiuso a tutti gli aerei russi, compresi i jet privati degli oligarchi. I canali di propaganda russi Russia Today e Sputnik sono stati banditi per fermare la disinformazione. Per la prima volta nella storia, l'UE finanzierà attrezzature militari che gli Stati membri consegneranno all'Ucraina per un importo di mezzo miliardo di euro. La Germania ha compiuto una storica inversione di marcia annunciando che investirà 100 miliardi di euro in difesa e che il 2% del PIL andrà alla difesa, come la Nato chiede da anni. Il gasdotto Nordstream 2 è stato sospeso. Un pacchetto europeo di aiuti d'urgenza del valore di 1.2 miliardi di euro ha ricevuto il via libera per l'Ucraina. Questa settimana verrà presa la decisione di offrire protezione temporanea ai rifugiati ucraini.
L'Europa agisce all'unisono mentre la Russia si trasforma nel paria della comunità internazionale. E l'Europa continuerà a resistere. Qualsiasi ulteriore aggressione militare della Russia contro l'Ucraina comporterà ulteriori conseguenze e pesanti costi. La Russia ha invaso l'Ucraina ma l'Europa ha la Russia per la gola finanziariamente. La riduzione dell'escalation può avvenire solo se la Russia ritira le sue truppe dall'Ucraina. È ancora possibile per la Russia cambiare rotta. Prima è meglio è. Ogni ora che il conflitto si trascina è un'ora in cui più persone vengono uccise. La riduzione dell'escalation è un prerequisito assoluto per porre fine a questo conflitto. Allo stesso tempo, dobbiamo ora avere il coraggio di pensare al futuro e non perdere questa occasione per rafforzare la nostra autonomia strategica in Europa in termini di difesa e fornitura di energia. Nessuno sa di cosa sia capace Putin alla fine. L'Europa dipende dalla Russia per il 40% della sua fornitura di gas. Non sono inconcepibili misure di ritorsione drastiche. A causa della crisi, ora c'è la pressione per compiere progressi nel rafforzamento dell'indipendenza dell'Europa nei settori strategici.
La volontà c'è. Con rammarico di Putin, il risultato non è un'Europa divisa ma unita e una NATO non più debole ma più forte. Non è proprio in tempi di crisi che l'UE ha sempre fatto progressi? Questa è un'opportunità per scatenare la leadership e rafforzare la nostra costruzione europea, non perdiamo questa occasione per scrivere la storia.
