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EVENTO EuARe2022: “Costituzione Italiana e Nuovi Movimenti Religiosi – 21 Giu 10:15”

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La società italiana è pluralista nel suo assetto costituzionale e le religioni, pur con le loro differenze, richiedono pari libertà e pari riconoscimento giuridico. Ulteriori richieste sono rivolte anche agli ordinamenti di civil law dai cosiddetti Nuovi Movimenti Religiosi (NRM).

L'evento avrà luogo domani 21 giugno alle 10:15, presso Plesso Belmeloro, Via Andreatta, 8 | Aula L, a Bologna, nell'ambito delle centinaia di conferenze organizzate dall'Accademia Europea delle Religioni.

Moderatore: Alfonso Celotto (Università Roma Tre)

Relatori:

  • Francesco Sorvillo (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Le confessioni religiose senza accordo: rilettura dell'articolo 8 della Costituzione italiana
  • Ludovica Decimo (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Le organizzazioni religiose nell'articolo 20 della Costituzione italiana
  • Miriam Abu Salem (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Gli accordi tra Stato e confessioni religiose: presente e futuro
  • Federico Gravina (Università di Firenze), Il principio di uguale libertà nella nuova geografia religiosa

Questi ultimi rompono contesti socio-culturali consolidati a seguito dei flussi migratori, ma anche per soddisfare nuove esigenze in campo religioso, e quindi come contrasto ai tradizionali modelli di appartenenza e partecipazione religiosa.

In relazione a tali circostanze, la rilettura dell'art. 8 della Costituzione italiana acquista un'importanza fondamentale, poiché fornisce garanzie a tutte le religioni, indipendentemente dalla loro struttura, consistenza o adesione a paradigmi concettuali “tradizionali”.

Il panel è incentrato, quindi, su una rilettura dei protocolli costituzionali, quale corollario del citato art. 8 e del relativo processo di istituzionalizzazione dei gruppi religiosi nell'ordinamento italiano. Questo punto di vista permette di indagare da vicino il rapporto tra lo Stato e i gruppi religiosi delle più diverse provenienze e tradizioni, ma anche di esplorare i limiti e le criticità che diffondono dal sistema di riconoscimento al contesto sociale, con importanti spunti di democrazie plurali, multireligiose e multiculturali.

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