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Venerdì, aprile 19, 2024
EuropaI leader del PE condannano le recenti dichiarazioni razziste del primo ministro Orbán

I leader del PE condannano le recenti dichiarazioni razziste del primo ministro Orbán

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I leader dei gruppi politici del PE hanno adottato venerdì una dichiarazione in cui condanna le dichiarazioni apertamente razziste del primo ministro Viktor Orbán e hanno sottolineato che tali dichiarazioni violano i valori dell'UE.

Dichiarazione della Conferenza dei Presidenti:

“Noi, leader dei gruppi politici del Parlamento europeo, condanniamo fermamente la recente dichiarazione apertamente razzista del primo ministro Orbán di non voler diventare “popoli di razza mista”. Tali dichiarazioni inaccettabili, che costituiscono chiaramente una violazione dei nostri valori, sanciti anche dai Trattati dell'UE, non hanno posto nelle nostre società. Inoltre, ci rammarichiamo profondamente per la persistenza nel difendere queste imperdonabili dichiarazioni del Primo Ministro Orbán in ulteriori occasioni. Il razzismo e la discriminazione, in ogni sua forma, devono essere inequivocabilmente condannati ed efficacemente affrontati a tutti i livelli.

Chiediamo alla Commissione e al Consiglio di condannare con urgenza questa affermazione nei termini più energici. Ribadiamo inoltre l'invito del Parlamento europeo al Consiglio a presentare finalmente le sue raccomandazioni all'Ungheria nel quadro della procedura di cui all'articolo 7 del trattato sull'Unione europea (TUE), affrontando anche i nuovi sviluppi che riguardano lo stato di diritto, la democrazia e i diritti fondamentali e per determinare che esiste un evidente rischio di una grave violazione da parte dell'Ungheria dei valori di cui all'articolo 2. Ricordiamo al Consiglio che gli Stati membri hanno l'obbligo di agire insieme e porre fine a tutti gli attacchi ai valori sanciti dall'articolo 2 del TUE e chiedere che la questione sia inserita nell'ordine del giorno della prossima riunione dei leader del Consiglio europeo.

Esortiamo la Commissione a trattare con priorità le procedure di infrazione in corso contro la violazione da parte dell'Ungheria delle norme dell'UE che vietano il razzismo e la discriminazione e a fare pieno uso degli strumenti disponibili per affrontare le violazioni dei valori sanciti dall'articolo 2. Accogliamo inoltre con favore la decisione della Commissione di attivare la Regola del regolamento sulla condizionalità della legge nei confronti dell'Ungheria e si aspettano i prossimi passi al riguardo a seguito della seconda lettera del 20 luglio. Ribadiamo il nostro invito alla Commissione ad astenersi dall'approvazione del piano nazionale ungherese nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza fino al soddisfacimento di tutti i criteri pertinenti.

Cogliamo l'occasione per ribadire che nelle nostre società non c'è posto per il razzismo, la discriminazione e l'incitamento all'odio. Chiediamo ulteriori azioni da parte dei governi dell'UE e a livello dell'UE, anche contro la crescente normalizzazione del razzismo e della xenofobia, e sottolineiamo la necessità di un meccanismo di monitoraggio e responsabilità per garantire l'efficace applicazione della legislazione e della politica antirazzista dell'UE".

Per saperne di più:

Orban fece infuriare i musulmani in Bosnia ed Erzegovina

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