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Giovedi, April 18, 2024
EuropaLibano: sanzioni mirate - Ue ne estende il quadro

Libano: sanzioni mirate: l'UE estende il proprio quadro

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Il Consiglio ha adottato oggi una decisione che proroga di un anno, fino al 31 luglio 2023, il quadro per misure restrittive mirate per affrontare la situazione in Libano.

Tale quadro, originariamente adottato il 30 luglio 2021, prevede la possibilità di imporre sanzioni mirate contro persone ed entità responsabili di minare la democrazia o lo stato di diritto in Libano, e ciò attraverso una delle seguenti azioni:

  • ostacolare o minare il processo politico democratico ostacolando in modo persistente la formazione di un governo o ostacolando o compromettendo gravemente lo svolgimento delle elezioni;
  • ostacolare o minare l'attuazione di piani approvati dalle autorità libanesi e sostenuti dai pertinenti attori internazionali, tra cui l'UE, per migliorare la responsabilità e il buon governo nel settore pubblico o l'attuazione di riforme economiche fondamentali, anche nei settori bancario e finanziario e compreso il adozione di una normativa trasparente e non discriminatoria sull'esportazione di capitali;
  • gravi illeciti finanziari, concernenti fondi pubblici, nella misura in cui gli atti in questione sono contemplati dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, e l'esportazione non autorizzata di capitali.
    Le sanzioni consistono in un divieto di viaggio verso l'UE e un congelamento dei beni per le persone e un congelamento dei beni per le entità. Inoltre, alle persone e alle entità dell'UE è fatto divieto di mettere a disposizione fondi a quelli elencati.

sfondo

Il 7 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato conclusioni in cui ha rilevato con crescente preoccupazione che la grave crisi finanziaria, economica, sociale e politica che ha messo radici in Libano ha continuato ad aggravarsi nei mesi precedenti e che la popolazione libanese è stata la prima a soffrono le crescenti difficoltà del Paese. Ha sottolineato l'urgente necessità per le autorità libanesi di attuare riforme al fine di ricostruire la fiducia della comunità internazionale e ha invitato tutte le parti interessate e le forze politiche libanesi a sostenere l'urgente formazione di un governo credibile e responsabile in Libano, in grado di attuare le necessarie riforme.

Da allora, il Consiglio ha espresso più volte grave preoccupazione per il deterioramento della situazione in Libano e ha ripetutamente invitato le forze politiche e le parti interessate libanesi ad agire nell'interesse nazionale.

Il 30 luglio 2021 il Consiglio ha adottato un quadro per misure restrittive mirate per affrontare la situazione.

Il tempestivo svolgimento delle recenti elezioni generali del 15 maggio 2022 deve ancora tradursi nella formazione di un governo a tutti gli effetti e la gradita firma di un accordo a livello di personale con il Fondo monetario internazionale (FMI) il 7 aprile 2022 resta da convertire in un accordo di esborso con il FMI.

Nel frattempo, la situazione economica, sociale e umanitaria in Libano continua a deteriorarsi e la popolazione continua a soffrire.

L'Unione resta pronta a utilizzare tutti i suoi strumenti politici per contribuire a una via d'uscita sostenibile dall'attuale crisi e per reagire a un ulteriore deterioramento della democrazia e dello Stato di diritto e della situazione economica, sociale e umanitaria in Libano.

La stabilità e la prosperità del Libano sono di importanza cruciale per l'intera regione e per l'Europa. L'UE è al fianco del popolo libanese in quest'ora di bisogno. Tuttavia, è della massima importanza che la leadership libanese metta da parte le proprie differenze e lavori insieme per formare un governo e adottare le misure necessarie per guidare il Paese verso una ripresa sostenibile.
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