La Commissione degli episcopati dell'Unione europea (COMECE) pubblica lunedì 28 novembre 2022 il suo contributo alla Consultazione CE sulla definizione delle condizioni quadro dell'Economia Sociale. Mons. Hérouard: “il mercato dovrebbe essere anche un luogo che crea alleanze, appartenenza comune e cura reciproca tra esseri viventi”. Leggi il contributo (EN - FR)
SE Mons. Antoine Hérouard, Presidente della Commissione Affari Sociali della COMECE. (Credito: infos-dijon.com)
Dopo aver accolto il Social Economia Piano d'Azione adottato lo scorso anno dalla Commissione Europea, la COMECE pubblica il proprio contributo alla Consultazione della Commissione Europea sulla definizione delle condizioni quadro dell'Economia Sociale. Il documento è stato elaborato da un Gruppo di lavoro ad hoc Comece sull'economia sociale, diretto dalla prof.ssa Elena Lasida sotto la presidenza di SE mons. Antoine Hérouard, Presidente del Commissione Affari Sociali COMECE.
La Contributo COMECE delinea proposte concrete alla Commissione europea al fine di sviluppare il pieno potenziale dell'economia sociale in tutti gli Stati membri dell'UE adattando meglio le loro politiche nazionali e i quadri giuridici alle esigenze e agli attori specifici dell'economia sociale.
Gli strumenti suggeriti dalla Comece sono i principi della Dottrina sociale cattolica, tra cui il bene comune, la destinazione universale dei beni, la dignità della persona umana e la giustizia sociale, la sussidiarietà e l'opzione preferenziale per i poveri.
La Comece sottolinea anche la necessità di ripensare l'idea di mercato, che “dovrebbe essere non solo uno scambio basato sul calcolo dei guadagni individuali da ottenere, ma anche un luogo che dia spazio alla 'ricchezza relazionale', […] creando alleanze, appartenenze comuni e cura reciproca tra esseri viventi”, afferma mons. Hérouard.
Infine, la COMECE propone raccomandazioni concrete al EU istituzioni e gli Stati membri. Tra queste raccomandazioni, la Comece suggerisce di definire chiaramente i criteri di appartenenza all'economia sociale, di migliorare l'accesso ai fondi dell'UE, ai finanziamenti pubblici e agli investimenti privati, di promuovere un quadro fiscale per l'economia sociale che crei posti di lavoro e una crescita sostenibile e di incoraggiare l'integrazione dell'economia sociale nelle strategie industriali di ogni Stato membro dell'UE.
Il documento è stato sottoposto alla consultazione della Commissione europea competente il 30 settembre 2022.