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Sabato, Aprile 27, 2024
EuropaMigrazione legale: Consiglio e Parlamento raggiungono un accordo su una direttiva sul permesso unico

Migrazione legale: Consiglio e Parlamento raggiungono un accordo su una direttiva sul permesso unico

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Oggi i rappresentanti degli Stati membri presso il Consiglio (Coreper) hanno confermato l’accordo provvisorio tra la presidenza spagnola del Consiglio e il Parlamento europeo sull’aggiornamento di una legge dell’UE che si occupa della migrazione legale verso il mercato del lavoro dell’UE.

Le norme aggiornate semplificano la procedura per richiedere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro nel territorio di uno Stato membro. Ciò darà impulso al reclutamento internazionale di talenti. Inoltre, maggiori diritti per i lavoratori di paesi terzi e la loro parità di trattamento rispetto a EU i lavoratori ridurranno lo sfruttamento del lavoro.

Elma Saiz, ministro spagnolo per l'inclusione, la sicurezza sociale e l'immigrazione

Molti datori di lavoro si trovano ad affrontare una situazione tesa sul mercato del lavoro. La proposta su cui abbiamo concordato oggi è una risposta a tutto ciò
situazione di carenza in quanto si tradurrà in un processo agevole e prevedibile per i cittadini di paesi terzi per richiedere il permesso di lavoro e di soggiorno in una volta sola. Elma Saiz, ministro spagnolo per l'inclusione, la sicurezza sociale e la migrazione

Elma Saiz, ministro spagnolo per l'inclusione, la sicurezza sociale e l'immigrazione

La direttiva sul permesso unico definisce il processo di richiesta da parte dei paesi dell’UE per il rilascio di questo permesso unico e stabilisce diritti comuni per i lavoratori provenienti da paesi terzi. Gli Stati membri mantengono l’ultima parola su quali e quanti lavoratori di paesi terzi vogliono ammettere nel proprio mercato del lavoro.

Procedura di richiesta

Un lavoratore di un paese terzo può presentare domanda dal territorio di un paese terzo o, secondo l'accordo raggiunto tra i colegislatori, dall'interno dell'UE se è titolare di un permesso di soggiorno valido. Quando uno Stato membro decide di rilasciare il permesso unico questa decisione servirà sia come permesso di soggiorno che come permesso di lavoro.

Durata

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno deciso che il rilascio del permesso unico dovrà avvenire entro tre mesi dal ricevimento della domanda completa. Questo periodo copre anche il tempo necessario per verificare la situazione del mercato del lavoro prima che venga adottata una decisione sul permesso unico. Gli Stati membri rilasceranno quindi il visto necessario per consentire il primo ingresso nel loro territorio.

Cambio di datore di lavoro

I titolari del permesso unico avranno la possibilità di cambiare datore di lavoro, previa comunicazione alle autorità competenti. Gli Stati membri possono anche richiedere un periodo minimo di tempo durante il quale il titolare del permesso unico è tenuto a lavorare per il primo datore di lavoro. In caso di perdita del lavoro, i lavoratori provenienti da paesi terzi possono rimanere nel territorio dello Stato membro se il periodo complessivo di disoccupazione non supera i tre mesi durante la validità del permesso unico o i sei mesi dopo due anni di permesso.

Contesto e prossimi passi

L’attuale direttiva sul permesso unico risale al 2011. Il 27 aprile 2022 la Commissione ha proposto un aggiornamento della direttiva del 2011.

La proposta fa parte del pacchetto “competenze e talenti” che affronta le carenze dell’UE per quanto riguarda la migrazione legale e ha come obiettivo quello di attrarre le competenze e i talenti di cui l’UE ha bisogno.

I dati Eurostat del 2019 mostrano che gli Stati membri hanno comunicato 2 decisioni di permesso unico, di cui 984 relative al rilascio dei primi permessi. Le altre decisioni riguardavano il rinnovo o la modifica dei permessi.

Dopo l’approvazione odierna, il testo dovrà ora essere adottato formalmente sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo.

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