Di Eric Gozlan 18 04 2024
Fonte : https://www.geopolitiqueetaction.com/post/l-arm%C3%A9nie-et-l-iran-une-alliance-qui-pose-questions
Pochi giorni dopo l'attacco dell'Iran a Israele, molti paesi hanno condannato il fallito attacco contro i civili israeliani.
L’Armenia, che ha sempre avuto ottimi rapporti con Teheran, non a caso ha votato a favore della risoluzione ONU del 27 ottobre 2023. Una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza, nella quale non viene nemmeno menzionata il gruppo terroristico Hamas.
L'11 ottobre, il quotidiano Norharatch, il principale media franco-armeno europeo, ha pubblicato alcune frasi che anche i più anti-israeliani possono applaudire:
“In Israele esisteva un esercito così potente e glorificato che, dopo essere uscito vittorioso da diverse guerre arabo-israeliane, ha governato e imposto le sue leggi impunemente su tutti i paesi del Medio Oriente. Israele ha ignorato le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha ignorato l'appello dei paesi occidentali per una risoluzione del conflitto israelo-palestinese”.
“Ci sono somiglianze tra i crimini di guerra dell'esercito azero, gli atti criminali di Hamas contro i civili e il bombardamento indiscriminato da parte di Israele dei quartieri densamente popolati di Gaza, dove le vittime e i feriti si contano a migliaia. Per ritorsione, gli israeliani puniscono i palestinesi, ma le loro azioni e quelle degli azeri rimangono impunite. E la comunità internazionale rimane disperatamente silenziosa sull’argomento”.
Il 16 aprile 2024, l’ambasciatore iraniano, Sobhani, ha dichiarato senza scioccare nessuno in una conferenza stampa a Yerevan che:
“La nostra preoccupazione è che l'Armenia e il Caucaso meridionale non diventino un'arena di rivalità geopolitica e che lo sviluppo delle relazioni estere dell'Armenia non avvenga a scapito di altri paesi. E le autorità armene ci hanno informato che la diversificazione della politica estera del loro paese non è diretta contro le relazioni tra Armenia e Iran”.
Per chiarire le cose, l’ambasciatore iraniano ha dichiarato sfacciatamente: “Vogliono sottoporre il popolo armeno all’influenza della loro falsa politica e screditare l’Iran presso l’opinione pubblica armena. Consiglio loro di porre fine a questa ipocrisia e di non cercare di coinvolgere l’Armenia nei loro conflitti geopolitici.
Qui sanno che il regime sionista è uno dei principali fattori di instabilità nel Caucaso meridionale e che durante la guerra del Nagorno-Karabakh i soldati armeni furono uccisi dalle armi israeliane.
È inoltre chiaro a tutti che uno dei fattori di instabilità nel Caucaso meridionale è il regime israeliano. Questo regime, oltre a cercare di sviluppare il militarismo nella regione, sta anche cercando di creare tensioni tra i paesi della regione e l’Iran. Credo che i popoli della regione siano così cauti che non affronteranno mai un paese con misure come quelle adottate dal regime sionista”.
Il 6 marzo 2024, il ministro della Difesa armeno Suren Papikian ha discusso della cooperazione militare e della sicurezza armeno-iraniana nel Caucaso meridionale con il suo omologo iraniano Mohammad Reza Ashtiani durante una visita ufficiale a Teheran. Numerose fonti indicano che l’esercito armeno è equipaggiato con le migliori armi iraniane, tra cui i droni suicidi Shahed-131 e Shahed-136, utilizzati anche dall’esercito russo nella guerra contro l’Ucraina.
Questo stretto legame tra Armenia e Iran potrebbe spiegare le dichiarazioni del ministro degli Esteri armeno che, dopo l'attacco di Teheran a Israele, ha commentato che l'escalation delle tensioni in Medio Oriente è motivo di grave preoccupazione, dopo che l'Iran ha messo in atto ciò che ha definito un attacco di ritorsione contro Israele nel fine settimana.
Le relazioni tra Israele e Azerbaigian risalgono agli anni '1990: Israele è stato uno dei primi paesi a riconoscere l'indipendenza dell'Azerbaigian nel 1991. Nel 1993 Gerusalemme ha aperto un'ambasciata a Baku.
Il 30 maggio 2023, il presidente israeliano Itzhak Herzog ha dichiarato dopo un incontro con la sua controparte azera a Baku: “L’Azerbaigian è un paese musulmano a maggioranza sciita, eppure c’è amore e affetto tra le nostre nazioni”.