Papa Francesco chiede ai bambini riuniti nello stadio di Roma per la prima Giornata Mondiale dell'Infanzia (WCD) di pregare per i loro coetanei che soffrono a causa della guerra e dell'ingiustizia e li incoraggia a continuare a sognare un futuro migliore.
di Lisa Zengarini
Circa 50,000 bambini provenienti da diversi paesi del mondo si sono riuniti sabato pomeriggio allo Stadio Olimpico di Roma per incontrare Papa Francesco e riflettere con lui sulla loro importanza per il futuro del mondo, nell'ambito della prima Giornata Mondiale dell'Infanzia (WCD). La pace è stato il tema principale dell'evento.
Il Papa è arrivato alle 4.40 sulla sua papamobile ed è stato accolto da applausi e dall'inno “Un mondo bello”, cantato dal Coro della Diocesi di Roma.
Nei bambini tutto parla di vita e di futuro
Si è poi rivolto al giovane e vivace pubblico con un breve discorso introduttivo nel quale ha chiesto risposte ai bambini.
Il Papa ha aperto il suo discorso rilevando che nei bambini “tutto parla di vita e di futuro”, e riaffermando che la Chiesa, “come madre”, li accoglie e li accompagna “con tenerezza e speranza.
L'ispirazione a convocare la Giornata mondiale dell'infanzia, ha spiegato, è venuta dall'incontro che ha avuto con i bambini in Vaticano il 7 novembre sul tema “Impariamo dai ragazzi e dalle ragazze”. "Mi sono reso conto che la nostra conversazione doveva continuare ed estendersi a più bambini e giovani", ha detto.

Pregate per i bambini che soffrono a causa delle guerre e delle ingiustizie
Il Papa ha poi rivolto ai bambini una serie di domande, partendo dalle tante guerre che imperversano in diverse parti del mondo. “Sei triste per le guerre?”, “La guerra è una cosa bella?”; “La pace è bella?” ha chiesto, invitando i giovani a pregare per i bambini che soffrono a causa delle guerre, non possono andare a scuola, sono affamati o abbandonati.
Papa Francesco ha poi richiamato l’attenzione sul motto dell’evento: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. (Apocalisse 21:5). “È bello perché ci dice che Dio fa nascere cose nuove”, ha detto.
Continua ad essere gioioso
Infine, il Santo Padre ha incoraggiato i bambini ad andare avanti con coraggio e con gioia, che è “la salute dell’anima”, dicendo che Gesù li ama. Ha concluso invitando a pregare con lui l'Ave Maria.
Un dialogo vivace sulla pace e sulla fede
Dopo il discorso di saluto Papa Francesco ha continuato il suo dialogo, con alcune domande da parte di alcuni bambini in rappresentanza dei cinque continenti.
“È vero che la pace è sempre possibile?” ha chiesto Jeronimo dalla Colombia. Francesco ha ricordato ancora una volta l'importanza di chiedere scusa e di chiedere perdono per fare la pace. “Cosa possono fare i bambini per rendere il mondo un posto migliore?” ha chiesto Lia Marise dal Burundi. «Non litigate, aiutate gli altri», ha risposto il Papa. Cosa ha chiesto una ragazza indonesiana, che Papa Francesco visiterà a settembre di quest’anno miracolo avrebbe scelto di esibirsi. “Che tutti i bambini abbiano il necessario per vivere, mangiare, giocare, andare a scuola. Questo è il miracolo che vorrei fare”, ha assicurato dopo aver risposto a Federico, un ragazzo italiano che gli chiedeva come possiamo aiutare i bambini che soffrono.
“Ci sono bambini che non riescono a soddisfare i loro bisogni primari. Dovremmo essere tutti uguali, ma non è così”, ha riconosciuto Papa Francesco. "Questo accade a causa dell'egoismo, a causa dell'ingiustizia... Lavoriamo tutti affinché non ci sia così tanta ingiustizia nel mondo", ha detto.
Messa per il primo WCD che si celebrerà domenica in piazza San Pietro
Il dialogo è stato intervallato da musica, un breve video e anche una breve partita di calcio con i calciatori italiani in un clima di festa, e si è concluso con la consegna dei disegni da parte dei bambini al Papa.
Lo rivedranno domenica in piazza San Pietro, dove presiederà la messa di questa prima Giornata mondiale del bambino, nella solennità della Santissima Trinità.
Il Papa al WCD allo Stadio Olimpico di Roma (VATICANO MEDIA Divisione Foto)