Professori universitari, funzionari governativi, parlamentari e rappresentanti religiosi hanno partecipato a una conferenza di una giornata in cui hanno discusso delle attuali sfide alla libertà religiosa.
KingNewsWire // Bruxelles, Bruxelles, Belgio, 3 giugno 2024 – Giovedì 30 maggio si terrà il convegno internazionale sulla libertà religiosa in Italia e nel mondo, dal titolo “Libertà di credo e riconoscimento religioso: stato attuale e prospettive,” si è svolto nell'auditorium della Chiesa di Scientology A Roma. È stato organizzato con la collaborazione dell’Osservatorio sugli enti religiosi, il patrimonio ecclesiastico e gli enti non lucrativi dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

La conferenza si è articolata in due tavole rotonde internazionali al mattino moderate da Prof. Alfonso Celotto, docente di Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi Roma Tre, e due nazionali moderati da Prof. Antonio Fuccillo, professore ordinario di diritto ecclesiastico e interculturale presso l'Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Esempi internazionali di libertà religiosa
Il primo panel ha avuto come relatore il Senatore Lorena Rios Cuéllar, ex direttore degli affari religiosi del governo colombiano; Prof. José Daniel Pelayo Olmedo, vicedirettore generale per il coordinamento e la promozione della libertà religiosa del governo spagnolo; E Dottor Gary Vachicouras, Teologo cristiano ortodosso (Chambésy, Ginevra).

In questo panel è stata illustrata la situazione della Colombia, uno Stato laico ma non ateo, con una costituzione che garantisce la libertà di religione sia a livello individuale che collettivo. Si è poi passati a quello della Spagna, dove sono 26,000 i gruppi religiosi iscritti al Registro degli Enti Religiosi. Per il prof. Vachicouras, di origine greca, le società si trovano sempre più ad affrontare la pluralità religiosa e i problemi che ne derivano. La soluzione ai conflitti, ha affermato, è l'accettazione del principio della libertà di credo. Il panel ha mostrato come tre paesi con tradizioni diverse (Colombia, Spagna e Grecia) abbiano riconosciuto le proprie entità religiose Scientology, in un quadro di grande libertà e inclusione.
Il secondo gruppo comprendeva un avvocato americano ed un esperto costituzionale Austin Hepworth; Prof. Juan Ferreiro Galguera, professore di diritto ecclesiastico all'Università di Oviedo, Spagna; E Prof. Vincent Berger, già giureconsulto presso la Corte europea dei diritti dell'uomo.

L'avvocato Hepworth ha spiegato come viene applicato il principio della libertà religiosa negli Usa, ricordando anche l'art 1948 Trattato di amicizia USA-Italia sul riconoscimento reciproco automatico degli enti, compresi quelli religiosi. Il prof. Ferreiro Galguera ha spiegato la differenza tra lo Stato laico che rispetta i fenomeni religiosi e la cooperazione con essi come avviene in Spagna, e lo Stato laicista che invece li impedisce, come avviene in Francia.
Il prof. Berger ha affermato che la tolleranza da parte dello Stato nei confronti di una confessione religiosa non deve sostituirsi al suo pieno riconoscimento, e ha ricordato i rimedi offerti dalla CEDU sulle limitazioni della libertà religiosa, con possibilità di ricorso anche alla Corte di Strasburgo.
Situazione italiana della libertà religiosa in analisi
I relatori della prima sezione di questo panel erano Prof. Maria D'Arienzo, professore di diritto ecclesiastico, canonico e confessionale presso l'Università “Federico II” di Napoli; Prof. Gianfranco Macrì, professore di diritto interculturale presso l'Università degli Studi di Salerno; E Prof. Francesco Sorvillo, professore associato di Diritto e Religioni presso l'Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.

È emersa la peculiarità della situazione normativa italiana, in quanto la Costituzione affronta la libertà religiosa in 4 articoli specifici e in 5 con un approccio più generale, ma manca ancora una legge sulle confessioni religiose, dovendo ancora fare riferimento alla legge n. 1159, che risale al 1929, e che riguarda le “denominazioni ammesse” nel “Regno d'Italia”, una legge antecedente alla democrazia repubblicana che è oggi l'Italia.
La seconda sezione di questo panel ha visto la partecipazione del caporedattore di “bitterwinter.org” e giornalista del “Journal of CESNUR”, Dott. Marco Respinti; Dottor Nader Akkad, consigliere per gli affari religiosi della Grande Moschea di Roma; e Madre Anastasia, consulente legale della diocesi ortodossa rumena.

La Dott.ssa Respinti ha spiegato come i media percepiscono la religiosità e la propria responsabilità su come essa viene percepita nella società. La dott.ssa Akkad ha sottolineato l'importanza del dialogo tra i membri delle diverse fedi, mentre Madre Anastasia ha parlato delle difficoltà della Chiesa ortodossa romena a lavorare per il riconoscimento in Italia da oltre 13 anni.
Nel complesso è emersa la necessità di una maggiore attenzione alla fenomeno religioso per una regolamentazione compiuta non solo a livello degli individui ma anche delle organizzazioni nei loro rapporti con gli Stati.
"La libertà di religione e il rispetto delle credenze altrui sono sempre stati principi di fondamentale importanza per la Chiesa di San Pietro Scientology”, ha ricordato Lina Pirotta, rappresentante della Chiesa di Scientology Italia, nel discorso di benvenuto ai partecipanti al convegno.
Il Credo della Chiesa di Scientology stesso, scritto nel 1954 dal fondatore della religione, L. Ron Hubbard, tra gli altri punti afferma: “Noi della Chiesa crediamo che tutti gli uomini abbiano diritti inalienabili alle proprie pratiche religiose e alle proprie prestazioni. "
È in questo quadro che la Chiesa di Scientology ha fortemente sostenuto questo convegno, collaborando con esperti nazionali e stranieri per la sua realizzazione al fine di fornire un quadro più chiaro dello stato della libertà di credo in Italia e in altri Paesi, e delle possibili soluzioni che potrebbero contribuire a rendere, di questo diritto fondamentale, una realtà realizzata, favorendone lo sviluppo.