Il consumo di combustibili fossili, ma anche le emissioni di energia su scala globale, hanno raggiunto livelli record nel 2023. Lo afferma il rapporto sulle statistiche energetiche globali citato da Reuters. Lo smantellamento dei combustibili fossili e l’aumento delle fonti energetiche rinnovabili possono impedire la transizione verso un’energia a basse emissioni di carbonio.
Secondo il rapporto, la domanda globale totale di energia rinnovabile ha raggiunto i 620 exajoule (EJ), con emissioni che superano per la prima volta le 40 gigatonnellate di CO2. L’aumento della temperatura globale raggiunge 1.5°C – la soglia oltre la quale l’impatto di temperature molto più elevate, piogge e inondazioni diventerà più comune.
Il 2023 è stato il primo anno intero di picco dei flussi di energia dall’Occidente dall’invasione di Mosca nel XNUMX Ucraina nel 2022, e anche il primo anno intero senza grandi restrizioni ai movimenti, legate alla pandemia.
Le tendenze nell’uso dei combustibili fossili nelle diverse regioni del mondo stanno cambiando. In Europa, per la prima volta dalla rivoluzione industriale la quota di energia proveniente da combustibili fossili è scesa al di sotto del 70%. Nelle economie sviluppate, invece, osserviamo segnali di un picco nello sfruttamento dei combustibili fossili.
L'anno scorso quasi tutto il traffico in India era dovuto al consumo di combustibili fossili, mentre in Cina il loro utilizzo è aumentato del 6% all'inizio dell'anno.
Nel 2023, la produzione e la domanda globale di gas naturale rimarranno relativamente invariate su base annua. Le consegne di gas naturale liquefatto sono aumentate di quasi il 2% a 549 miliardi di metri cubi3, che è il principale fornitore mondiale di gas naturale liquefatto. Il consumo totale di gas in Europa entro il 2023 diminuirà del 7% su base annua, e la quota della Russia nelle forniture all’Europa sarà solo del 15%, rispetto al 45% nel 2021.
Si prevede che la produzione di carbone raggiungerà il 164% entro il 2023, in crescita dell’1.6% su base annua, grazie a Cina e India. La produzione di carbone negli Stati Uniti diminuirà del 17% entro il 2023 e si è dimezzata negli ultimi dieci anni.
La quota significativamente più elevata della produzione di energia da fonti rinnovabili è dovuta alla maggiore capacità di riscaldamento e raffreddamento.
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