Londra – In un cambiamento epocale nella politica britannica, il Partito Laburista, guidato da Keir Starmer, ha ottenuto una clamorosa vittoria nelle elezioni generali del Regno Unito, ponendo fine a 14 anni di governo conservatore. I risultati, che erano stati preannunciati da mesi di sondaggi, hanno dato il massimo ai laburisti maggioranza parlamentare più forte dal 1991.
Il partito laburista si è assicurato l’impressionante cifra di 412 seggi, superando di gran lunga i 326 richiesti per la maggioranza assoluta e più che raddoppiando la performance del 2019. Questa vittoria schiacciante segna una svolta drammatica per il partito e segnala un chiaro desiderio di cambiamento da parte dell’elettorato britannico.
Dopo aver appreso della sua vittoria nella sua circoscrizione elettorale nel centro di Londra, Starmer ha dichiarato: “La gente ha parlato ed è pronta per il cambiamento”. Questa affermazione racchiude lo stato d’animo di una nazione apparentemente desiderosa di imbarcarsi in un nuovo capitolo politico.

Il Partito conservatore, in netto contrasto, ha subito la sua peggiore sconfitta dalla sua fondazione nel 1834. I conservatori hanno perso almeno 250 seggi rispetto alla performance del 2019 sotto Boris Johnson, finendo con soli 121 seggi. Questo crollo storico ha spinto il primo ministro uscente, Rishi Sunak, a chiedere scusa a “quei conservatori che hanno perso nonostante la loro dedizione” e a congratularsi con Starmer per la sua vittoria.
Le elezioni hanno visto cambiamenti significativi anche per altri partiti. I Liberal Democratici, guidati da Ed Davey, sono emersi come il terzo partito più grande con 71 seggi, un guadagno di 63 rispetto alle elezioni precedenti. Il Partito nazionale scozzese (SNP) ha subito un drammatico calo, assicurandosi solo nove seggi, una perdita di 38 rispetto al 2019. Il Sinn Fein, il partito repubblicano irlandese, ha mantenuto i suoi sette seggi.

Con uno sviluppo sorprendente, il partito nazionalista-populista Reform UK, guidato da Nigel Farage, è entrato in Parlamento con quattro seggi, superando tutte le previsioni dei sondaggi. Il Partito dei Verdi ha quadruplicato la sua rappresentanza, conquistando quattro seggi in totale.
Il primo discorso di Starmer come Primo Ministro era pieno di promesse di cambiamento e rinnovamento. "Ce l'abbiamo fatta!" ha esclamato, sottolineando che i britannici si sarebbero svegliati per scoprire che “un peso è stato finalmente tolto dalle spalle di questa grande nazione”. Ha sottolineato l'urgenza di ricostruire la fiducia nella politica e si è impegnato a servire tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro preferenze di voto.
Il nuovo Primo Ministro ha delineato le priorità del suo governo, tra cui il miglioramento della sicurezza nelle strade e ai confini, la ricostruzione delle infrastrutture e il miglioramento delle opportunità nell'istruzione e nell'occupazione. “Cambiare un paese non è facile come premere un pulsante”, ha avvertito Starmer, “ricostruiremo il Regno Unito, mattone dopo mattone”.
Rishi sunak, nel suo discorso di addio, ha riconosciuto il chiaro segnale di cambiamento inviato dall'elettorato. “Ho sentito la tua rabbia e la tua delusione. Mi assumo la responsabilità di questi risultati”, ha affermato. Sunak ha annunciato la sua intenzione di dimettersi dalla carica di leader del Partito conservatore, ma non immediatamente, lasciando il tempo per un processo formale per scegliere il suo successore.
Le elezioni hanno segnato anche un trionfo personale per Nigel Farage, che ha finalmente vinto un seggio parlamentare al suo ottavo tentativo, in rappresentanza di Clacton-on-Sea. Farage ha salutato la prestazione del suo partito come “straordinaria” e ha promesso di riempire quello che vede come un “enorme vuoto nel centro-destra”.
Negli sviluppi regionali, lo Sinn Fein è diventato per la prima volta il più grande partito nordirlandese nel parlamento britannico, mantenendo i suoi sette seggi mentre il Partito Democratico Unionista (DUP) è sceso a quattro. In Scozia, l’SNP ha perso il suo predominio, passando da 48 seggi nel 2019 a soli 8, con i laburisti che hanno ottenuto guadagni significativi. Il Galles ha visto i conservatori perdere ogni rappresentanza, con i laburisti che hanno dominato i risultati.
Mentre il Regno Unito entra in questa nuova era politica sotto la guida di Starmer, il paese deve affrontare sfide significative. Il nuovo governo dovrà affrontare le preoccupazioni economiche, le politiche sociali e, cosa forse più importante, lavorare per ripristinare la fiducia del pubblico nel sistema politico. L’entità della vittoria del Labour suggerisce un forte mandato di cambiamento, ma la vera prova sta nel tradurre questo successo elettorale in una governance efficace negli anni a venire.