Dopo cinque secoli di speculazioni e teorie, la vera identità di Cristoforo Colombo ha iniziato ad emergere grazie al documentario "DNA di Colombo: la sua vera origine ', prodotto da RTVE. Questo lungometraggio, che racconta 22 anni di ricerche condotte da uno scienziato forense e professore presso l'Università di Granada, José Antonio Lorente, ha rivelato che l'uomo che scoprì l'America era, in realtà, ebreo.
L'indagine è iniziata con la ricerca dei resti mortali di Colombo, che si ritiene si trovino a Siviglia o nella Repubblica Dominicana. La scienza ha confermato che i resti nella Cattedrale di Siviglia appartengono all'ammiraglio. Un'analisi delle ossa di suo figlio, Ferdinando Colombo, è stato fondamentale per stabilire la parentela e risolvere una disputa durata 150 anni tra Spagna e la nazione caraibica. I risultati del DNA di Hernando hanno mostrato tratti compatibili con un'origine ebraica, sia nel cromosoma 'Y' che nel DNA mitocondriale.
Il documentario, presentato in una vero crimine formato, racconta il processo di ricerca genetica, in cui sono state esaminate 25 possibili origini di Colombo e ridotte a otto ipotesi plausibili. Man mano che le teorie venivano presentate, il DNA ne ha smantellate molte, portando alla conclusione che Colombo non era genovese, come si era creduto per secoli.
Ricercatore Francesco Albardani, che ha guidato una delle linee di ricerca, sostiene che Colombo era ebreo e lo colloca nel Mediterraneo occidentale, in particolare nella penisola iberica, dove al tempo di Colombo c'erano circa 200,000 ebrei. Al contrario, in Italia, la popolazione ebraica era significativamente più piccola. Albadaner sostiene che la storia di Colombo come genovese entra in crisi se si accetta la sua origine ebraica, poiché Genova aveva espulso gli ebrei nel XII secolo.
La ricerca ha anche rivelato che il cognome Colombo, comune in Italia, veniva utilizzato per i bambini abbandonati, complicando ulteriormente la narrazione di un Colombo italiano. Inoltre, il Lettere di Colombo, conservati in gran numero, sono scritti in spagnolo, senza alcuna influenza italiana.
Il documentario affronta anche altri enigmi sulla vita di Colombo, tra cui la rivelazione che suo fratello Diego non era in realtà suo fratello, ma un lontano parente. Per tutta la vita, Colombo nascose la sua origine, forse a causa della persecuzione subita dagli ebrei nella penisola iberica. In 1492, fu emesso un ultimatum che costringeva gli ebrei a convertirsi al cristianesimo o ad abbandonare i regni dell' Re Cattolici.
Albardaner suggerisce che Colombo, per tutta la sua vita, dovette apparire un devoto cristiano per evitare la persecuzione. La ricerca evidenzia anche il sostegno che Colombo ricevette da ebrei e convertiti, come il Duca di Medinaceli e Luis de Sant'Angelo, che ebbe un ruolo cruciale nel finanziamento della sua spedizione in America.
Infine, Lorente conclude che il DNA indica un'origine mediterranea per Colombo, suggerendo che la sua provenienza più probabile sia nell'arco mediterraneo spagnolo o nel Isole Baleari;, che a quel tempo apparteneva alla Corona d'AragonaCon queste nuove prove, il documentario non solo riscrive la storia di Colombo, ma invita anche a una riflessione più profonda sull'identità e l'eredità dell'uomo che ha cambiato il corso della storia.
Riferimenti e collegamenti:
- Documentario 'Il DNA di Colombo: la sua vera origine' – RTVE Play
- Università di Granada – Ricerca del Dott. José Antonio Lorente
- Notizie RTVE – Scopri la vera origine di Cristóbal Colón
- Storia degli ebrei nella penisola iberica – Museo Sefardita
- Francesc Albardaner e l’origine catalana di Colombo – Intervista su La Vanguardia