Ufficio di coordinamento degli aiuti delle Nazioni Unite, OCHA, segnalati che l'operazione transfrontaliera dalla Turchia verso il nord-ovest proceda senza ostacoli.
Martedì, 21 camion carichi di 500 tonnellate di cibo – sufficienti per 175,000 persone – provenienti dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Il PAM) è entrato a Idlib attraverso il valico di frontiera di Bab Al-Hawa.
Campagna del colera nel nord-est
Nel nord-est della Siria, è in corso la vaccinazione contro il colera nel campo di Al-Hol ad Al-Hasakeh, con il sostegno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF).
Lo sviluppo fa parte di una campagna di 10 giorni iniziata sabato.
Nel frattempo, nel sud, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, UNHCR, in collaborazione con la Mezzaluna Rossa Araba Siriana, sta lavorando per fornire beni non alimentari essenziali alle famiglie sfollate in difficoltà.
Servizi di tutela dell'infanzia
L'OCHA ha affermato che ad Aleppo sono ripresi i servizi di protezione dell'infanzia, con 26 centri fissi e 12 team mobili attivi nelle aree urbane e rurali.
Inoltre, nelle ultime due settimane, l'OMS ha consegnato 2.5 tonnellate di kit di emergenza, liquidi per via endovenosa e forniture mediche all'ospedale universitario di Aleppo e all'ospedale Al Razi.
Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) ha inoltre consegnato 6,000 litri di carburante all'ospedale Zahi Azraq.
Carenza di forniture, problemi finanziari
L'OCHA ha tuttavia avvertito che la carenza di forniture, i problemi di liquidità finanziaria e l'insicurezza in tutto il Paese continuano a rappresentare ostacoli importanti per la risposta umanitaria.
"I partner hanno avvertito che le scorte di cibo per le donne incinte e in allattamento stanno finendo in tutto il paese e molti casi segnalati non sono stati curati", ha affermato l'agenzia.
Inoltre, sette centri sanitari primari di Hama hanno subito il furto delle scorte di insulina, mentre 18 centri sanitari primari di Homs non sono stati in grado di fornire servizi di vaccinazione a causa di danni, saccheggi e carenza di personale.
I venditori e i partner sul campo segnalano inoltre limitazioni alla quantità di denaro contante che può essere prelevata, il che influisce sulla loro capacità di operare.
L'OCHA ha affermato che alcuni venditori stanno riscontrando bassi livelli di scorte a causa di coprifuoco, episodi di violenza, rapine e altri problemi legati alla sicurezza.
Tornando a casa
In altri sviluppi, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, UNHCR, ha riferito che oltre 58,000 persone sono tornate in Siria da paesi vicini come Libano, Giordania e Turchia nelle ultime tre settimane.
Dall'inizio dell'anno, circa 419,200 rifugiati siriani sono tornati in patria.
Di questi, la maggioranza, il 25 per cento, è tornata ad Ar-Raqqa, seguita da Aleppo e Dar'a.