La corte è stata istituita dallo Statuto di Roma, negoziato in ambito ONU, ma è un tribunale completamente indipendente, istituito per giudicare i crimini più gravi, compresi i crimini contro l'umanità. Leggi la nostra spiegazione qui.
L'ordine esecutivo di giovedì afferma che il governo degli Stati Uniti avrebbe "imposto conseguenze tangibili e significative" ai funzionari della CPI che lavorano a indagini che minacciano la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e degli alleati, tra cui Israele.
Mandati di cattura
La direttiva segue la decisione dei giudici della CPI di emettere mandati di arresto a novembre per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, accusandoli di presunti crimini di guerra in relazione alla condotta della guerra con Hamas a Gaza.
La CPI ha emesso anche un mandato di cattura nei confronti di un ex comandante di Hamas, Mohammed Deif.
Né gli Stati Uniti né Israele riconoscono la giurisdizione della CPI; sono 125 gli Stati parti dello Statuto di Roma, entrato in vigore nel 2002.
L’ordine esecutivo degli Stati Uniti afferma che le azioni della CPI contro Israele e le indagini preliminari contro gli Stati Uniti “creano un pericoloso precedente, mettendo direttamente in pericolo il personale attuale ed ex”
L'ordinanza elenca le possibili sanzioni, tra cui il blocco delle proprietà e dei beni dei funzionari della CPI e il divieto per loro e le loro famiglie di entrare negli Stati Uniti.
Il tentativo del Congresso degli Stati Uniti di imporre sanzioni alla CPI a gennaio, prima del cambio di amministrazione, non è riuscito a ottenere sufficiente sostegno al Senato.
La CPI "sostiene fermamente il suo personale"
"La CPI condanna l'emissione da parte degli Stati Uniti di un ordine esecutivo volto a imporre sanzioni ai suoi funzionari e a danneggiare il suo lavoro giudiziario indipendente e imparziale", ha affermato la corte in un comunicato stampa.
"La Corte sostiene fermamente il suo personale e si impegna a continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni che si presenta loro".
La corte ha inoltre invitato tutte le parti della CPI, insieme alla società civile e ad altre nazioni, a “stare unite per la giustizia e i diritti fondamentali”. diritti umani. "