Bruxelles, 21 Marzo 2025 – In un momento critico per la sicurezza globale, il Presidente del Consiglio europeo António Costa e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno convocato un incontro online con i leader di Islanda, Norvegia, Turchia e Regno Unito venerdì. Questa videoconferenza di alto livello ha segnato la seconda iterazione di un formato diplomatico unico volto a promuovere la cooperazione tra l'Unione europea (UE) e paesi non UE che la pensano allo stesso modo durante un periodo di sfide geopolitiche senza precedenti.
Insieme ai presidenti Costa e von der Leyen c'erano l'Alto rappresentante Kaja Kallas, il primo ministro islandese Kristrún Frostadóttir, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il primo ministro britannico Keir Starmer. Le discussioni si sono incentrate sui risultati del vertice del Consiglio europeo tenutosi appena un giorno prima, che ha affrontato questioni chiave come il rafforzamento del sostegno all'Ucraina, il rafforzamento delle capacità di difesa europee e il miglioramento del coordinamento con i partner internazionali.
Sostegno incrollabile all'Ucraina
Il Presidente Costa e la Presidente von der Leyen hanno informato le loro controparti dell'impegno incrollabile dell'UE nel sostenere Ucraina nel raggiungimento di una pace giusta e sostenibile. Hanno sottolineato che qualsiasi risoluzione non deve premiare l'aggressione della Russia, ma piuttosto garantire Ucraina emerge più forte e più resiliente. Alla sessione del Consiglio europeo, EU I leader hanno accolto con favore i resoconti secondo cui l'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco completo, sottolineando tuttavia la necessità di continuare a esercitare pressione su Mosca attraverso sanzioni e aiuti militari continui.
I due presidenti hanno sottolineato l'importanza di una recente iniziativa guidata da Francia e Regno Unito per formare una "coalizione dei volenterosi". Questa coalizione cerca di definire misure concrete per supportare l'esercito ucraino e stabilire garanzie di sicurezza a lungo termine sostenute dalle nazioni europee. Tali sforzi riflettono la determinazione dell'Europa a stare spalla a spalla con l'Ucraina in mezzo alle ostilità in corso.
Rafforzare la difesa europea: “Readiness 2030”
Alla luce delle crescenti tensioni in tutto il continente, il Presidente Costa e la Presidente von der Leyen hanno sottolineato l’urgente necessità di Europa di investire in modo significativo nella sua infrastruttura di difesa. Hanno introdotto "Readiness 2030", una tabella di marcia completa progettata per costruire una solida base industriale di difesa in grado di scoraggiare le minacce future. Il piano prevede investimenti sostanziali in tecnologie all'avanguardia e capacità militari, posizionando l'UE come una forza credibile sulla scena mondiale.
Per finanziare questi ambiziosi obiettivi sono stati proposti due meccanismi innovativi:
- Clausola di salvaguardia nazionale: Questo meccanismo sbloccherà fino a 650 miliardi di euro di spazio fiscale nei bilanci nazionali degli stati membri dell'UE. È importante sottolineare che non ci sono restrizioni sull'origine delle attrezzature di difesa, consentendo ai paesi partner, compresi quelli rappresentati nella riunione, di beneficiare direttamente di questo finanziamento.
- Programma prestiti SAFE: Con una capacità fino a 150 miliardi di euro in prestiti, SAFE mira a facilitare progetti di difesa su larga scala. Paesi come Norvegia e Islanda, già integrati nel mercato unico dell'UE, possono partecipare immediatamente. Altri, tra cui Regno Unito, Canada e Turchia, possono contribuire fino al 35% di un dato prodotto di difesa senza accordi aggiuntivi. Per una collaborazione industriale più approfondita che superi questa soglia, sarebbe necessaria una partnership formale per la sicurezza e la difesa seguita da un accordo di associazione.
Queste proposte offrono ai paesi partecipanti importanti opportunità di allineare le proprie industrie della difesa alle priorità strategiche dell'Europa, rafforzando i partenariati transatlantici e regionali.
Coordinamento globale contro le minacce condivise
I partecipanti hanno espresso un forte consenso sull'importanza di un'azione coordinata per contrastare le minacce condivise. I governi di Australia, Canada, Nuova Zelanda e Giappone riceveranno presto briefing dettagliati sulle deliberazioni del Consiglio europeo, sottolineando la natura globale dell'attuale crisi. Come ha giustamente osservato il Presidente Costa, "Questa non è solo una sfida per l'Europa, è un appello a tutte le democrazie a unirsi contro l'autoritarismo e a salvaguardare i nostri valori collettivi".
Il Primo Ministro Starmer ha sottolineato l'impegno costante del Regno Unito a lavorare a fianco dell'UE, affermando: "La nostra partnership non è mai stata così vitale. Insieme, possiamo apportare cambiamenti significativi sia per l'Ucraina che per la stabilità più ampia della nostra regione". Allo stesso modo, il Presidente Erdoğan ha ribadito il ruolo della Turchia come ponte tra i continenti, promettendo un impegno continuo nell'affrontare i conflitti regionali.
Una tabella di marcia per il futuro
Il summit virtuale di venerdì ha rafforzato il crescente riconoscimento che affrontare il complesso panorama della sicurezza odierno richiede una stretta collaborazione oltre i confini tradizionali. Sfruttando i punti di forza delle nazioni alleate, Europa mira a rafforzare le proprie difese, ad approfondire i legami con partner fidati e a sostenere la propria responsabilità di faro di pace e prosperità in un mondo sempre più instabile.
Mentre l'Europa affronta ciò che il Presidente von der Leyen descritti come “tempi eccezionali”, il messaggio da Bruxelles è chiaro: unità, determinazione e innovazione rimarranno i capisaldi della sua risposta alle sfide globali.
Con iniziative come “Readiness 2030” e strumenti finanziari ampliati che aprono la strada al futuro, l’UE e i suoi partner sono pronti a svolgere un ruolo fondamentale nel dare forma a un futuro più sicuro e protetto, per l’Europa e non solo.