L'annuncio arriva mentre in Siria si celebrano 14 anni da quando le proteste pacifiche furono accolte con una brutale repressione, innescando un conflitto che ha causato milioni di sfollati e lasciato il paese in rovina.
Sebbene la caduta del regime di Bashar al-Assad nel dicembre 2024 abbia inizialmente suscitato speranze di stabilità, nuove violenze minacciano queste fragili conquiste.
Segretario generale dell'ONU Condannato António Guterres rapporti recenti delle vittime civili, affermando che “nulla può giustificare l’uccisione di civili.”
Una transizione guidata dalla Siria
Il signor Pedersen ha ribadito che il processo politico rimane “Guidato e di proprietà siriana”, sebbene l'ONU continui a fornire indicazioni.
Durante un briefing con la stampa a New York, Portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric ha sottolineato che l'ONU è pronta a sostenere una transizione politica inclusiva che garantisca responsabilità e guarigione nazionale.
Nel frattempo, il signor Guterres ha sottolineato che "le autorità di transizione si sono ripetutamente impegnate a costruire una nuova Siria basata su fondamenta inclusive e credibili per tutti i siriani. Ora è il momento di agire".
Le sfide della ricostruzione
Nonostante i progressi politici, la crisi umanitaria resta grave.
“La portata della distruzione è inimmaginabile”, Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi ha scritto in un editoriale sul quotidiano francese Le Monde.
Sottolineando che nulla è stato risparmiato, dalle case agli impianti di trattamento delle acque, il signor Grandi ha sottolineato che "Se trascuriamo le urgenti necessità umanitarie della Siria, le sue fratture sociali e politiche non faranno che aggravarsi".
A recente indagine dell'UNHCR trovato che Il 27 per cento dei rifugiati siriani esprime ora il desiderio di tornare a casa entro il prossimo anno, rispetto a solo il due per cento registrato prima della caduta del regime.
Tuttavia, le preoccupazioni relative alla sicurezza, alla stabilità politica e alla mancanza di beni di prima necessità continuano a rappresentare ostacoli importanti per un rimpatrio sostenibile.
Responsabilità: la strada da seguire
Sebbene la Dichiarazione costituzionale fornisca un quadro per la transizione, il signor Pedersen ha affermato che il suo successo dipende dalla sua reale attuazione.
Per ora, l'ONU resta impegnata e pronta a fornire assistenza, ma i funzionari avvertono che i prossimi mesi saranno cruciali per stabilire se la Siria procederà verso una pace duratura o sprofonderà nell'incertezza.
“Dobbiamo garantire che la Siria emerga dalle ombre della guerra verso un futuro definito dalla dignità e dallo stato di diritto, dove tutte le voci vengono ascoltate e nessuna comunità viene lasciata indietro", ha affermato il capo dell'ONU.