L'UE condanna il rifiuto di Hamas di accettare l'estensione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza. La successiva decisione di Israele di bloccare l'ingresso di tutti gli aiuti umanitari a Gaza potrebbe potenzialmente comportare conseguenze umanitarie.
L'UE chiede una rapida ripresa dei negoziati sulla seconda fase del cessate il fuoco ed esprime il suo fermo sostegno ai mediatori.
Un cessate il fuoco permanente contribuirebbe al rilascio di tutti gli ostaggi israeliani rimasti, garantendo al contempo le condizioni necessarie per l'inizio del recupero e della ricostruzione a Gaza. Tutte le parti hanno la responsabilità politica di rendere ciò una realtà.
EU ribadisce la sua richiesta di un accesso completo, rapido, sicuro e senza restrizioni agli aiuti umanitari su vasta scala per i palestinesi in difficoltà e di consentire e agevolare gli operatori umanitari e le organizzazioni internazionali di operare in modo efficace e sicuro all'interno di Gaza.
La missione civile dell'UE per l'assistenza alle frontiere al valico di Rafah (EUBAM Rafah) è pronta a continuare il suo lavoro se richiesto dalle parti. Grazie alla sua presenza, quasi 3,000 persone hanno finora attraversato il confine con l'Egitto dal 1° febbraio.