Il Consiglio ha adottato oggi un regolamento sui parametri di riferimento finanziari allo scopo di ridurre la burocrazia per le aziende dell'UE, in particolare le PMI.
Gli indici di riferimento sono ampiamente utilizzati dalle aziende e dagli investitori nell'UE come riferimento nei loro strumenti finanziari o contratti.
La presente normativa modifica un regolamento del 2016 riguardante l'ambito di applicazione delle norme sui parametri di riferimento, l'uso dei parametri di riferimento forniti da amministratori situati in paesi terzi e alcune requisiti di segnalazione.
Elementi principali del regolamento modificato sui parametri di riferimento
- Riduzione dell'onere normativo per gli amministratori di indici di riferimento definiti non significativi nell'UE, rimuovendoli dall'ambito di applicazione della legislazione.
- Soltanto i parametri di riferimento critici o significativi restano nell'ambito di applicazione del nuovo regolamento.
- Gli amministratori estranei all'ambito di applicazione delle norme potranno richiedere l'applicazione volontaria delle norme (opt-in), a determinate condizioni.
- Competenza estesa all'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA).
- Amministratori di EU I benchmark di transizione climatica e i benchmark UE allineati all'accordo di Parigi devono essere registrati, autorizzati, riconosciuti o approvati per garantire la supervisione normativa e prevenire affermazioni ESG fuorvianti.
- Un regime di esenzione specifico per i benchmark dei cambi spot.
Prossimi passi
Il testo definitivo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE, entrerà in vigore e si applicherà a partire dal 1° gennaio 2026.
sfondo
La Commissione ha presentato questa proposta nel 2023 come parte di un pacchetto di misure volte a razionalizzare gli obblighi di informativa finanziaria.
Nella sua comunicazione "Competitività a lungo termine dell'UE: uno sguardo oltre il 2030", la Commissione ha sottolineato l'importanza di un sistema normativo che garantisca il raggiungimento degli obiettivi al minimo costo. Si è pertanto impegnata in un rinnovato sforzo per semplificare e razionalizzare i requisiti di rendicontazione, con l'obiettivo finale di ridurre gli oneri amministrativi del 25%, senza compromettere gli obiettivi strategici correlati.