Chi mi legge sa che non sono gentile con il governo Netanyahu e che difendo l’idea di due Stati (Israele e Palestina) in Medio Oriente. Non ho aspettato la risposta israeliana agli attacchi terroristici di Hamas per farlo. Tuttavia, di fronte all'attuale ondata di proteste e critiche, non posso fare a meno di chiedermi: dov'erano tutti questi manifestanti e politici prima di quest'ultima guerra? Perché non li abbiamo mai sentiti parlare di due Stati? Perché non sono mai andati a Gaza o Ramallah? La risposta è semplice: a loro non importava dei palestinesi.
L’Armenia, che ha sempre avuto ottimi rapporti con Teheran, non a caso ha votato a favore della risoluzione ONU del 27 ottobre 2023. Una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza, nella quale non viene nemmeno menzionata il gruppo terroristico Hamas.
Le lacrime delle donne contengono sostanze chimiche che bloccano l'aggressività maschile, lo ha scoperto uno studio condotto da scienziati israeliani, citato dall'edizione elettronica "Euricalert".
Specialisti dell'Istituto Weizmann...
Gaza è diventata un “cimitero” per i bambini, migliaia dei quali sono stati uccisi sotto i bombardamenti israeliani, mentre più di un milione si trovano ad affrontare una grave carenza di beni di prima necessità.
La posizione di Ursula von der Leyen di “sostegno incondizionato” a Israele viene criticata in una lettera da parte di funzionari dell'UE che lavorano in tutto il mondo
Le Nazioni Unite e i partner continuano a compiere ogni sforzo per portare aiuti umanitari a Gaza in seguito all’ordine israeliano di evacuare il nord dell’enclave.
Circa 1.1 milioni di persone devono lasciare il nord di Gaza secondo lo stesso ordine applicato a tutto il personale delle Nazioni Unite e a coloro che sono ospitati nei centri sanitari, nelle cliniche e nelle scuole delle Nazioni Unite.