Il recente ritorno degli acquirenti di libri nei negozi in Italia nel mercato librario italiano ha aiutato il mercato in generale a riprendersi da una perdita di entrate anno su anno del 20% fino al 18 aprile a un calo dell'11% a partire dall'11 luglio, secondo un studio condotto dal dipartimento di ricerca dell'Associazione Italiana Editori (AIE) sulla base dei dati forniti da Nielsen e IE – Informazioni Editoriali.
I ricavi complessivi del mercato sono stati valutati a circa 533 milioni di euro, con un calo dell'11% rispetto ai 600 milioni di euro dello stesso periodo del 2019.
Forse ancora più incoraggiante è la notizia che la libreria e le vendite online (escluso Amazon), che erano diminuite del 70% nelle vendite settimanali tra marzo e aprile, sono tornate indietro, mostrando un aumento del 2.5% rispetto al 2019 per la settimana terminata il 19 luglio. Le vendite sono cambiate in modo significativo in questo periodo dai negozi fisici, che erano stati bloccati, alle vendite online, ma anche queste stanno tornando a un ritmo più normale; in genere, i rivenditori rappresentano circa il 70% delle vendite complessive e nelle ultime settimane hanno rappresentato circa il 56% delle vendite complessive, da un minimo del 52% all'inizio della primavera.
L'Aie ha osservato che i prossimi mesi indicheranno se il passaggio dai negozi al dettaglio agli acquisti online sia o meno un fenomeno temporaneo o abbia accelerato un passaggio che è già in corso da diversi anni.