Il cambiamento climatico e il degrado ambientale sono una minaccia esistenziale per l'Europa e il mondo. Per superare queste sfide, l'Europa ha bisogno di una nuova strategia di crescita che trasformi l'Unione in un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva. L'UE mira a essere climaticamente neutrale nel 2050. Abbiamo proposto una legge europea sul clima per trasformare questo impegno politico in un obbligo legale. La proposta rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti in particolare dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. In particolare, contribuisce all'obiettivo di un elevato livello di protezione dell'ambiente, conformemente al principio dello sviluppo sostenibile sancito dall'articolo 37 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
In occasione della Settimana verde dell'UE del 2021, l'Associazione europea dei fornitori di servizi per le persone con disabilità (EASPD) ha pubblicato un rapporto, "The European Green Deal and Social Services", che affronta le opportunità, i bisogni e gli ostacoli per i fornitori di servizi sociali nel andare verso un settore più verde. Il rapporto evidenzia che i servizi sociali possono migliorare il loro impatto ambientale aumentando al contempo il loro impatto sociale. Prosegue suggerendo che il Green Deal europeo e i programmi di finanziamento dell'UE hanno il potenziale per consentire ai servizi sociali di massimizzare il potenziale delle strategie verdi per la fornitura di servizi comunitari di alta qualità, che soddisfino i bisogni delle persone con disabilità.
Il cambiamento climatico e i suoi effetti collaterali rappresentano una minaccia reale e sempre crescente per le comunità di tutto il mondo. Le persone con disabilità sono probabilmente più vulnerabili a subire le ripercussioni negative dei cambiamenti climatici come episodi meteorologici estremi, inquinamento e cambiamenti nei trasporti o nel consumo di energia, che influiscono sulla loro salute e sulla capacità di partecipare pienamente alle loro comunità. A loro volta, anche il settore dei servizi sociali e le persone con disabilità hanno un impatto sul cambiamento climatico.
Tuttavia, anche i fornitori di assistenza sociale e supporto svolgono un ruolo chiave nella transizione verso società più inclusive e sostenibili, sia attraverso le loro pratiche di lavoro, sia assicurando che i gruppi più vulnerabili, comprese le persone con disabilità, non siano lasciati indietro in questa transizione.
L'ultimo rapporto dell'EASPD si concentra sul Green Deal europeo insieme ad altre politiche e programmi di finanziamento dell'UE per quanto riguarda le opportunità, i bisogni e gli ostacoli che pone al settore dei servizi sociali nella transizione verde. La ricerca ha valutato l'impatto dei servizi sociali sul cambiamento climatico e viceversa nelle seguenti cinque dimensioni dei servizi: (i) assistenza a lungo termine e (ii) alloggi sociali; (iii) assistenza all'infanzia, (iv) servizi per l'impiego e la formazione e (v) assistenza sociale.
Il rapporto ha sottolineato che è necessario garantire che il Green Deal e le iniziative correlate non rendano più difficile per i fornitori di servizi di supporto fornire un supporto di alta qualità, né rendano più difficile la vita quotidiana delle persone con disabilità. In questo spirito, Luk Zelderloo, Segretario generale dell'EASPD, ha affermato: "I servizi sociali stanno già lavorando in condizioni difficili mentre si stanno riprendendo dalla pandemia di COVID-19, il Green Deal dovrebbe facilitare la loro ripresa e non creare un onere aggiuntivo per il settore. Costituiscono un rischio l'aumento dei costi e la creazione di ulteriori problemi amministrativi. Ridurre le questioni burocratiche è fondamentale per consentire ai professionisti di concentrarsi sulle persone e sulle loro esigenze di supporto, assicurandosi anche che il settore contribuisca positivamente al cambiamento climatico”.
Gli investimenti sono stati evidenziati come fondamentali per consentire a questi servizi di attuare strategie ecologiche in grado di sostenere la transizione dell'UE verso una società equa, prospera e sostenibile. Questo investimento dovrebbe includere il targeting delle seguenti aree:
Esigenze infrastrutturali (ristrutturazione, processi energetici, ecc.);
L'acquisto di prodotti e servizi (ristorazione, pulizia, manutenzione, ecc);
La prestazione stessa del servizio (trasporto, ecc.);
Il tipo di area in cui vengono forniti i servizi (sviluppo rurale, transizione industriale, ecc.);
L'impatto sulle opportunità occupazionali (imprese dell'economia sociale, aziende agricole inclusive, ecc.).
Il rapporto ha anche fornito una panoramica dei metodi che il settore dei servizi sociali può adottare per ridurre il proprio impatto sui cambiamenti climatici. All'inizio di questo compito c'è la diagnosi del problema rilevando barriere e fattori abilitanti. Segue una valutazione dettagliata delle risorse necessarie. Identificando questo, è importante aumentare le capacità formando il personale per gestire meglio le risorse energetiche dell'organizzazione. Poi è importante convertire tutta la ricerca in azione trovando finanziamenti adeguati. Infine, è necessario comunicare e sensibilizzare sulle nuove pratiche più verdi e valutare l'impatto dei nuovi cambiamenti sull'ambiente. Dopo l'intero processo, l'obiettivo finale sarebbe stato raggiunto in 10 anni.
Il Green Deal europeo sarà fondamentale per trasformare le nostre vite a tutti i livelli in una più sostenibile e rispettosa dell'ambiente Europa e la Commissione Europea individua giustamente che che la transizione possa solo avere successo è condotta in modo equo e inclusivo considerando le persone più vulnerabili che, allo stesso tempo, sono le più esposte agli effetti dannosi del cambiamento climatico e del degrado ambientale. I fornitori di servizi di supporto sono fondamentali per garantire che nessuno in Europa venga lasciato indietro e, di conseguenza, dovrebbero essere trattati come partner chiave nell'attuazione del Green Deal.
