Un amico di David Sassoli, il cardinale Matteo Zuppi, ha presieduto la celebrazione nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.
I funerali di stato del Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, si è tenuto questo venerdì a Roma. Erano presenti le massime autorità istituzionali italiane e dell'Unione Europea, tra cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Pubblicazione originale in spagnolo di Andrea De Angelis – Città del Vaticano
“Credo che tutti portiamo nel cuore il sorriso di David, che è il primo modo di accogliere e rispettare gli altri, senza compiacimenti e con semplicità. Davide era un credente sereno, era un partigiano, ma favorevole a tutti, perché la sua parte era quella della persona”. E' un brano dell'omelia del cardinale Matteo Zuppi, pronunciata ai funerali di stato di David Sassoli, svolti venerdì a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.
Il presidente del Parlamento europeo, scomparso martedì scorso all'età di 65 anni, conosceva il prelato dai tempi del Liceo Classico, che entrambi frequentavano negli stessi anni a Roma. La Messa è stata concelebrata dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, Mons. Paul Gallagher, dal Cardinale Arcivescovo di Firenze – città natale di Sassoli – Giuseppe Betori, dal Vicario Generale per la Diocesi di Roma, dal Cardinale Angelo De Donatis, da Mons. Massimiliano Boiardi e da Padre Francesco Occhetta.
Un cristiano sereno di tutti
Un “credente sereno”, ha proseguito il cardinale Zuppi, “ma senza evitare dubbi e domande difficili, confidando nell'amore di Dio, radice del suo impegno, sempre condiviso con gli altri, come è giusto che sia, perché il cristiano, come ogni uomo, non è un'isola, ma ha sempre una comunità con cui vivere il comandamento di amarsi”.
Devo dire – ha aggiunto il Cardinale – che “vedendo quanto amore si è raccolto intorno a David e alla sua famiglia in questi giorni, capisco più chiaramente che la gioia viene da ciò che si dà agli altri e poi, solo dopo averlo dato, lo si riceve , sempre, perché la gioia è nell'essere e non nell'avere, nel pensare e non nel cercare il proprio interesse”.
Del politico Sassoli, l'arcivescovo di Bologna ha ricordato che per il presidente del Parlamento europeo la democrazia è “sempre inclusiva, umanitaria e umanista”. Per questo, ha concluso, ha voluto una unita Europa con valori fondanti, che servì a far funzionare le sue istituzioni, che amava perché figlio della generazione che aveva visto la guerra e gli orrori del genocidio e della violenza pagana nazista e fascista. Per lui, quindi, «non sono ideologie, ma ideali; non sono calcoli, ma una visione, perché neanche l'Europa può vivere per se stessa, perché il cristianesimo non è un'idea, ma una persona, Gesù, che passa attraverso le persone e nella storia”.
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