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Sabato, Aprile 27, 2024
ReligioneFORBC’è un’architettura e c’è un artigianato di dialogo interreligioso

C’è un’architettura e c’è un artigianato di dialogo interreligioso

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ROMA – “C’è un’architettura e c’è un artigianato del dialogo interreligioso” cioè i grandi temi alla base del rapporto tra le religioni e il loro legame con il vivere quotidiano, come riporta il TusciaTimes.eu

È da questo interessante spunto, nato dalla vivacità culturale del conduttore Paolo Bonini, che sabato 17 febbraio si è svolto presso la Chiesa di Scientology Auditorium di Roma.

Un evento in linea con gli intenti della risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che nel 2010 proclamò la Settimana Mondiale dell'Armonia Interreligiosa, sul palco, stimolati dalle domande e dalle riflessioni di Bonini, hanno interagito in dialogo: Maria Rosaria Fazio, docente di Ebraico biblico; Assem Migahed, ricercatore intellettuale di spiritualità e scienza islamica; Giuseppe Cicogna, vicepresidente Fedensieme ApS e portavoce della Chiesa di Scientology; Fabio Grementieri, ideatore del parco tematico educativo a Santiago Estero (Argentina); Gustavo Guillerme', presidente del Congresso Mondiale del Dialogo Interculturale e Interreligioso; e Massimo AbdAllah Cozzolino, della Confederazione Islamica Italiana.

Molto vario anche il pubblico, composto da persone religiose e non religiose, tra cui rappresentanti dei buddisti Theravada, cattolici, Scientologists, Buddisti Soka Gakkai, Chiesa Anglicana d'Europa, UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti), Comunità afghana e mediatori culturali.

Intermezzi musicali a tema di Maurizio De Simone (chitarra), Francesco Passarelli (voce) e Samuele Bonini (voce) hanno scandito il ritmo e la melodia di un crocevia culturale dove i vertici del pensiero religioso e laico trovano armonia e costruiscono una pace tangibile sul territorio, nonostante il contesto attuale in cui anche solo parlare di pace potrebbe sembrare paradossale.

Se si potesse trarre una sintesi comune dai vari discorsi e testimonianze, forse suonerebbe così: “Le guerre hanno propaganda, mezzi e interessi materiali apparentemente infiniti, difficili da superare. Ma la pace può e deve essere coltivata e fatta crescere dentro ognuno di noi; ed è grazie a momenti come quello di oggi [sabato scorso ndr] – che si verificano continuamente in forme diverse e in luoghi diversi nel mondo – che possiamo e dobbiamo continuare a costruire un presente e un futuro migliori”.

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