BRUXELLES/LONDRA (Reuters) – L'Unione Europea ha insistito venerdì affinché la Gran Bretagna non modifichi le regole commerciali in Irlanda del Nord da sola e ha affermato che continuerà l'azione legale contro l'azione unilaterale britannica nella provincia per tutto il tempo necessario.
Giovedì sera, il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic ha ospitato il negoziatore britannico David Frost per colloqui e ha affermato che solo gli accordi tra organismi congiunti stabiliti dall'accordo sul divorzio Brexit potrebbero fornire stabilità all'Irlanda del Nord.
La provincia governata dal Regno Unito si trova nel mercato unico dell'UE per le merci per garantire un confine aperto con l'Irlanda, membro dell'UE, e quindi richiede controlli sulle merci provenienti da altre parti del Regno Unito.
La Gran Bretagna a marzo ha esteso unilateralmente un periodo di grazia su alcuni controlli per ridurre al minimo l'interruzione dell'approvvigionamento, una mossa che secondo Bruxelles ha violato l'accordo di divorzio Brexit noto come accordo di recesso e il protocollo specifico su Irlanda/Irlanda del Nord.
Sefcovic ha affermato in una dichiarazione venerdì che non c'era spazio per un'azione unilaterale. Ha affermato che entrambe le parti hanno dovuto concordare come rispettare pienamente il protocollo, inclusi "finali chiari, scadenze, tappe fondamentali e mezzi per misurare i progressi".
Frost ha affermato che il governo britannico si è impegnato a lavorare attraverso organismi congiunti e che tutte le soluzioni devono rispettare l'accordo di pace del Venerdì Santo "in tutte le sue dimensioni" e garantire un'interruzione minima della vita quotidiana nell'Irlanda del Nord.
Entrambi hanno convenuto che la discussione di giovedì si è svolta in un'atmosfera costruttiva, che i colloqui devono intensificarsi e che si sarebbero impegnati congiuntamente con gruppi economici, società civile e altri nell'Irlanda del Nord.
Frost ha affermato che è stato stabilito uno "slancio positivo".
"Ma una serie di questioni difficili sono rimaste ed era importante continuare a discuterle", ha affermato il governo britannico in una nota.
Segnalazioni di Michael Holden ed Elizabeth Piper a Londra, Philip Blenkinsop e Jan Struczewski a Bruxelles