Dal giornalista dello staff di Vatican News
Questo 10 dicembre si conclude il Giubileo lauretano, concesso in occasione del centesimo anniversario della proclamazione da parte di Papa Benedetto XV della Madonna di Loreto, Patrona di tutti gli aviatori.
Per un secolo piloti e viaggiatori hanno pregato la Vergine Maria di tenerli al sicuro mentre erano in volo.
Salutando venerdì i membri dell'Aeronautica Militare nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha sottolineato l'importanza di guardare al cielo che, ha detto, si apre a Dio e agli altri.
Il Papa ha osservato che ogni Giubileo, «secondo l'antica tradizione biblica, ci ricorda che siamo pellegrini in questo mondo: che non siamo 'padroni' della terra – e ancor meno del cielo – ma siamo incaricati di coltivare e preservare questo 'giardino' in cui Dio ci ha posti”.
Questo Giubileo, ha proseguito, «ci ha ricordato che Dio ha creato anche per noi il cielo».
Guarda verso il cielo
“Contemplare il cielo ci apre a spazi sconfinati; ci fa sentire piccoli e allo stesso tempo 'pensati', 'ricordati' da Colui che ha creato l'universo, una realtà che non smette mai di stupirci mentre la scopriamo con strumenti di osservazione sempre più potenti, ha detto.
Il Papa ha aggiunto che «il cielo ci ricorda che siamo fatti anche per volare, non tanto in senso materiale, ma soprattutto spirituale».
Poiché siamo figli del Padre, “che è come dire: vola in alto”, ha detto Papa Francesco, è importante fare spazio al servizio, alla gentilezza e alla magnanimità piuttosto che all'egoismo, che porta le persone a chiudersi.
Vivendo una vita con Dio al centro, «la tua vita prenderà il volo, ha sottolineato il Papa».
Papa Francesco ha detto ai membri dell'Aeronautica Militare presenti che dovrebbero dare spazio a questi valori nello svolgimento quotidiano dei loro doveri, ma prima di tutto nella loro vita personale, affinché ci sia unità tra ciò che sono e ciò che fanno.
Essere operatori di pace
“Per te, 'volare in alto' significa essere operatori di pace, servire la pace sia nell'aria che sulla terra, in patria e all'estero, nelle zone di conflitto, ha affermato.
In conclusione, il Papa ha osservato che «la Santa Casa di Loreto ci ricorda che ovunque siamo, abbiamo una casa che custodisce le nostre radici cristiane; e abbiamo una Madre che veglia su di noi. La casa è la Chiesa e la Madre è Maria. Da Lei impariamo soprattutto l'umiltà, che è la via che conduce al Cielo».