Le temperature in Europa stanno aumentando a una velocità più che doppia rispetto alla media globale e si registrano ondate di caldo sempre più estreme. La domanda di raffreddamento sostenibile negli edifici è in aumento e, secondo un briefing dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), pubblicato oggi, vi è la necessità di edifici che siano efficienti dal punto di vista energetico, utilizzino soluzioni di raffreddamento passivo e possano proteggere le persone dalle ondate di caldo e contribuire alla salute umana. salute e benessere.
Il briefing dell'AEA 'Raffreddare gli edifici in modo sostenibile in Europa" analizza come alleviare al meglio stress termico negli edifici e i suoi potenziali impatti su gruppi vulnerabili, salute e disuguaglianze e allo stesso tempo diminuire il consumo di energia.
Le ondate di caldo, l’urbanizzazione e l’invecchiamento della popolazione possono indurre a un uso massiccio del raffreddamento attivo negli edifici, che è inefficiente, socialmente ingiusto e aumenta il consumo di energia. Dare priorità alle soluzioni di raffreddamento passivo, migliorare l’efficienza energetica degli edifici, comunicare sulle buone pratiche individuali e promuovere soluzioni di raffreddamento urbano, come gli spazi pubblici verdi e blu, sono soluzioni più sostenibili per affrontare lo stress termico, afferma il briefing dell’EEA.
Inoltre, prendere di mira i gruppi vulnerabili lo farebbe minimizzare gli impatti negativi sulla salute dallo stress termico e ridurre le disuguaglianze e la povertà energetica. Quando è necessario un raffreddamento attivo, i sistemi di raffreddamento dovrebbero essere il più efficienti possibile, a basse emissioni di carbonio ed equamente accessibili ai gruppi vulnerabili e ad altri gruppi. Secondo il briefing dell’AEA, lo sviluppo delle attuali politiche dell’UE e l’ondata di rinnovamento offrono opportunità chiave per garantire soluzioni di raffreddamento a basse emissioni di carbonio che siano socialmente giusti e rafforzino la resilienza sociale.
Recente Rapporto dell'AEA mostra che ondate di caldo più frequenti e una crescente vulnerabilità della popolazione porteranno a un aumento sostanziale degli impatti negativi sulla salute in Europa, a meno che non vengano adottate misure di adattamento. Un precedente Analisi dell'AEA mostrato che ondate di caldo causate 77-000 morti in Europa negli ultimi 40 anni, che rappresenta circa il 90% di tutti i decessi legati al clima.
Il nuovo briefing dell'AEA si basa su a studio condotto da Ramboll per l’AEA, nonché il lavoro svolto in passato dall’AEA e i contributi della rete EIONET.