A cura dello scrittore dello staff di Vatican News
L'arcivescovo Silvano Maria Tomasi è stato nominato domenica da Papa Francesco come suo Delegato Speciale presso il Sovrano Ordine di Malta. Sarà sua responsabilità fungere da interlocutore per il governo dell'Ordine nel processo di riforma della sua Carta costituzionale e del suo Codice.
Mons. Tomasi, che sarà elevato al rango di Cardinale durante il Concistoro del 28 novembre, è stato anche incaricato di ricevere il giuramento della persona che sarà eletto Gran Maestro dell'Ordine di Malta l'8 novembre, al termine del Consiglio Compito di Stato.
Tomasi, 80 anni, cittadino americano naturalizzato, è un sacerdote scalabriniano con una lunga esperienza nel servizio diplomatico della Santa Sede. È già Osservatore Permanente delle Nazioni Unite a Ginevra e collabora con il Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale.
Nella lettera all'arcivescovo Tomasi, domenica 1° novembre, papa Francesco scrive: «Vi nomino mio Delegato Speciale presso il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, Rodi e Malta (SMOM), con il compito di collaborare, per il maggior bene dell'Ordine».
Ha continuato dicendo: “Potrete “godere di tutti i poteri necessari per decidere su eventuali questioni che possono sorgere per l'attuazione del mandato a voi affidato, per ricevere il giuramento del prossimo Gran Maestro, e sarete il mio unico portavoce per tutto ciò che riguarda ai rapporti tra questa Sede Apostolica e l'Ordine».
In un'intervista alla Radio Vaticana, il cardinale designato Tomasi parla del suo nuovo ministero:
Il Sovrano Ordine di Malta è un ordine religioso laico della Chiesa cattolica dal 1113 e soggetto di diritto internazionale. Ha relazioni diplomatiche con oltre 100 stati e l'Unione Europea e lo status di osservatore permanente presso le Nazioni Unite.
Oggi l'Ordine di Malta è attivo in 120 paesi e si prende cura delle persone bisognose attraverso le sue opere mediche, sociali e umanitarie. È particolarmente coinvolto nell'aiutare le persone che vivono nel mezzo di conflitti armati e disastri naturali fornendo assistenza medica, prendendosi cura dei rifugiati e distribuendo medicinali e attrezzature di base per la sopravvivenza.