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Diritti umaniDecisione di Capo Verde sulla decisione del Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite

Decisione di Capo Verde sulla decisione del Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite

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LA DECISIONE DEL COMITATO PER I DIRITTI UMANI DELLE NAZIONI UNITE NON HA EFFETTI SULLA DECISIONE DELLA CORTE DI CAPO VERDE

PRAIA, CAPO VERDE, 21 luglio 2021 /EINPresswire.com/ — Con sentenza del 29 giugno 2021 consegnata via e-mail alla difesa il 20 luglio 2021 la Corte Costituzionale del Capo Verde ritenuto che “non vi è alcun fondamento normativo internazionale che imponga allo Stato di Capo Verde l'obbligo di ottemperare ad una richiesta di provvedimenti provvisori avanzata dal Comitato per i diritti umani” (paragrafo 4.5.3.). La sentenza era in risposta a una semplice lettera inviata da Alex Saab alla Corte Costituzionale in cui si informava che il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite aveva registrato una denuncia contro Capo Verde e aveva inviato a Capo Verde una richiesta di misure cautelari, inclusa una richiesta di sospensione procedura di estradizione. La Corte Costituzionale ha emesso una lunga sentenza in cui ha tentato di giustificare il proprio rifiuto di conformarsi alle misure provvisorie disposte dal Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite, invitando, tra l'altro, Capo Verde a sospendere l'estradizione di Alex Saab negli Stati Uniti.

La difesa di Alex Saab si rammarica della posizione adottata dalla Corte Costituzionale.

In primo luogo, la Corte adotta un approccio rigorosamente positivista e volontaristico al diritto internazionale, con l'unico scopo di giustificare la violazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR). Non prende in considerazione la pratica della stragrande maggioranza degli Stati parti dell'ICCPR e del Protocollo opzionale, che di solito rispettano le misure provvisorie del Comitato, ad eccezione di Stati come la Bielorussia.

In secondo luogo, è un peccato che la Corte Costituzionale non abbia accettato il suo ruolo di garante diritti umani. Piuttosto che considerare le misure provvisorie del Comitato come una forma di interferenza, la Corte costituzionale avrebbe potuto semplicemente decidere di prendere sul serio il diritto internazionale dei diritti umani e gli obblighi internazionali in materia di diritti umani di Capo Verde. Il Comitato non stava facendo altro che richiedere l'adozione di misure per preservare l'integrità fisica e il diritto alla vita di Alex Saab. Questa richiesta non era né ostile né illegittima. D'altra parte, respingerlo con tale forza è sproporzionato.

In terzo luogo, la Corte Costituzionale si limita a una lettura puramente formalistica e di base del carattere vincolante del diritto internazionale e delle decisioni degli organismi per i diritti umani. Si limita ad analizzare la natura giuridicamente vincolante o non vincolante delle norme stabilite dai comitati delle Nazioni Unite, ritenendo che, non essendo organi giurisdizionali, le loro decisioni non siano vincolanti. Questa posizione, del tutto anacronistica nel diritto internazionale pubblico, riflette l'evidente mancanza di esperienza della Corte costituzionale nell'attuazione del diritto internazionale dei diritti umani. Il Comitato non è nemico dei tribunali nazionali; il suo unico scopo è aiutare gli Stati parti del Patto a rispettare i loro obblighi ai sensi dell'ICCPR. La Corte Costituzionale avrebbe potuto considerare il Comitato delle Nazioni Unite come un alleato istituzionale, e convenuto di attuare le misure provvisorie, non sulla base dell'obbligo, ma semplicemente perché queste misure erano intese a contribuire al rispetto dei diritti umani dell'ICCPR. In altre parole, solo perché i provvedimenti provvisori non sono, secondo la Corte, giuridicamente vincolanti, non significa che non debbano essere attuati e rispettati. Devono essere attuati perché sono strumenti per la tutela dei diritti umani e della dignità umana. Questa è la forza persuasiva di questi provvedimenti, che la Corte Costituzionale è stata chiamata a prendere sul serio.

In quarto luogo, la Corte costituzionale conclude stranamente di non poter sospendere l'esame del ricorso costituzionale a causa della natura non vincolante dei provvedimenti cautelari. Su quest'ultimo punto non c'è disaccordo, e all'onorevole Corte non è stato chiesto dalla Commissione per i diritti umani, né da nessun altro, di sospendere l'esame del ricorso costituzionale di Alex Saab. D'altra parte, tutti gli attori interessati invitano la Corte, quando si pronuncia nel merito, a pronunciare una decisione rispettosa dei diritti umani, dello stato di diritto e dei valori fondamentali sia della costituzione che dei trattati vincolanti Capo Verde.

Il team della Difesa ribadisce le sue precedenti richieste a Capo Verde di conformarsi alla sentenza del 15 marzo 2021 della Corte ECOWAS di giustizia's (che è stato ribadito il 24 giugno) che dichiara illegali l'arresto e la detenzione di Alex Saab, che sarà rilasciato immediatamente e il processo di estradizione sarà terminato.

SQUADRA DI DIFESA ALEX SAAB
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