Non sembra esserci dubbio sul fatto che la disponibilità di alcuni organi possa salvare la vita, specialmente in regioni come l'Europa e il Nord America.
Ma cosa accadrebbe se quell'organo provenisse da un prelievo forzato come accade, secondo sempre più ONG, in paesi come la Cina? L'Europa è pronta a costringere qualsiasi Paese “colpevole” a fermarsi?
Durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite dello scorso anno a settembre, "Vertice mondiale sulla lotta e la prevenzione del prelievo forzato di organi" (co-ospitato da 5 ONG statunitensi, Europa, e l'Asia e comprendeva una serie di sei webinar online), si è tenuto dal 17 al 26 settembre e ha riunito 38 esperti provenienti da 19 paesi in tutto il mondo. Secondo le statistiche compilate dagli organizzatori dell'evento, il Vertice mondiale ha raccolto diverse centinaia di migliaia di visualizzazioni.
Al termine del Vertice mondiale, gli organizzatori hanno lanciato la Dichiarazione universale sulla lotta e la prevenzione del prelievo forzato di organi, denominata anche UDCPFOH, invitando l'intera razza umana a sostenere lo sforzo concertato per porre fine all'atrocità del prelievo forzato di organi commesso dal Partito Comunista Cinese (PCC).
L'UDCPFOH è lanciato congiuntamente da cinque ONG promotrici: "Doctors Against Forced Organ Harvesting (DAFOH)" dagli Stati Uniti, "CAP Freedom of Conscience" dall'Europa, "Transplant Tourism Research Association (TTRA)" dal Giappone, "Korea Association for Trapianti di organi etici (KAEOT)" dalla Corea del Sud e "Taiwan Association for International Care of Organ Transplants (TAICOT)" da Taiwan.
Le organizzazioni iniziatrici affermano che l'UDCPFOH è lo strumento dichiarativo più solenne, cercando di garantire che, come popolo collettivo del 21° secolo, decideremo di cessare l'atrocità più diabolica del prelievo forzato di organi da parte del PCC.
L'UDCPFOH si basa sulle fondamenta di diritti inalienabili che non possono essere privati da nessuna persona o regime e mette a nudo i principi fondamentali dei valori universali più fondamentali, tra cui l'inviolabilità della dignità umana e la protezione della vita, del corpo e della libertà umana. L'UDCPFOH propone anche misure per combattere e impedire che il prelievo forzato di organi da parte del PCC violi gravemente il valore dell'esistenza umana.
Scopri di più sulla Dichiarazione universale sulla lotta e la prevenzione del prelievo forzato di organi.