Di Stefan J. Bos – Notizie dal Vaticano
Le forze ucraine hanno cercato disperatamente di trattenere le forze russe in questo villaggio vicino a Kiev. “Continua ad attaccare, mantieni il posto di blocco”, ha gridato un soldato.
Ma non è facile. Il filmato mostrava le truppe ucraine manovrare attraverso una foresta, cercando di sfuggire all'apparente fuoco dei cecchini e ad altri attacchi. "Sono in arrivo due carri armati", ha detto via radio un soldato agli altri combattenti.
La battaglia in questo villaggio della regione di Kiev non è un incidente isolato. Fonti dell'intelligence affermano che le forze russe si trovano entro 10 miglia, circa 25 chilometri, dal centro di Kiev.
Spari, sirene ed esplosioni sono state udite anche in molte altre città dell'Ucraina mentre le truppe russe cercano di circondare obiettivi critici.
Le città assediate di Kharkiv, Mariupol, Mykolaiv e Sumy hanno subito bombardamenti implacabili e temperature gelide. Molti residenti sono senza elettricità e hanno poco cibo o acqua. Sono stati visti cadaveri sdraiati per le strade.
Le autorità ucraine affermano che le forze russe hanno bombardato una moschea a Mariupol, dove si stavano rifugiando più di 80 adulti e bambini. Non era chiaro quante vittime ci fossero.
Rischiare vite
Nonostante le battute d'arresto, centinaia di residenti hanno rischiato la vita nella città sud-orientale di Melitopol per protestare contro il rapimento del suo sindaco da parte dell'invasione delle forze russe. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto il suo rilascio immediato e ha accusato i russi di "passare a una nuova fase del terrore".
Mosca ha difeso quella che definisce “un'operazione militare speciale” in Ucraina per proteggere gli interessi russi e ha definito il governo filo-occidentale dell'Ucraina nazisti.
Tra i combattimenti in corso, i leader di Francia e Germania hanno tenuto un altro giro di colloqui telefonici con il presidente russo Vladimir Putin nel tentativo di raggiungere un cessate il fuoco.
Ma non ci sono segni di pace che ritorni presto in questa terra devastata. Il conflitto ha ora mandato in fuga 2.5 milioni di ucraini nei paesi vicini. Tra gli arrivi ci sono bambini lasciati soli dai familiari in Ucraina che non possono prendersi cura di loro.
La Polonia ha detto che circa 1.6 milioni di rifugiati sono arrivati solo sul suo territorio. Al contrario, la Moldova, una delle nazioni più povere d'Europa, ha affermato di essere vicina al "punto di rottura" poiché deve far fronte a un massiccio afflusso di persone in fuga.
Centinaia di migliaia di ucraini e altri in fuga dalla guerra sono entrati anche in Ungheria e nelle nazioni vicine.
