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La Comece si rammarica per l'inclusione dell'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea

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Comece sulla risoluzione del PE sull'aborto: “no a maggiori barriere ideologiche e polarizzazione, dobbiamo lavorare per una maggiore unità tra gli europei”

In un comunicato diffuso venerdì 8 luglio 2022, p. Manuel Barrios Prieto, Segretario Generale della Commissione delle Conferenze Episcopali dell'Unione Europea (COMECE), si rammarica per l'adozione di un nuova delibera sull'aborto dal Parlamento europeo. “Dobbiamo lavorare per una maggiore unità tra gli europei, non per creare più barriere ideologiche e polarizzazioni”. Leggi la Dichiarazione (EN - FR - ES - DE)

Fr. Manuel Barrios Prieto, Segretario Generale della Comece. (Credito: COMECE)

Secondo p. Barrios Prieto, il risoluzione – intitolata “La decisione della Corte suprema degli Stati Uniti di revocare il diritto all'aborto negli Stati Uniti e la necessità di salvaguardare i diritti all'aborto e la salute delle donne nell'UE” – apre la strada a una deviazione dai diritti umani universalmente riconosciuti e travisa la tragedia dell'aborto per le madri in le difficoltà.

"La priorità dell'inclusione dell'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea – si legge nel comunicato – intensifica i confronti tra i nostri concittadini e tra gli Stati membri”.

Nella sua dichiarazione, il Segretario generale incoraggia anche i deputati a farlo “lavorare per una maggiore unità tra gli europei, non per creare più barriere ideologiche e polarizzazione”, e invita il Parlamento europeo a non farlo “entrare in un ambito, quello dell'aborto, che è fuori di sua competenza”.

A giugno 2022 esce COMECE un'altra dichiarazione in vista della discussione del Parlamento europeo sulla bozza di parere trapelata della Corte Suprema degli Stati Uniti sull'aborto.


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