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A causa di una disputa familiare: una principessa italiana è stata sfrattata da una villa unica nel suo genere

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Gastone de Persigny
Gastone de Persigny
Gaston de Persigny - Reporter a The European Times Notizie

La villa ospita l'unico soffitto dipinto conosciuto dell'artista barocco Michelangelo Merisi da Caravaggio.

La principessa Rita Boncompani Ludovisi, nata in Texas, vedova del principe Nicolo Boncompani Ludovisi, è stata sfrattata da una villa a Roma con un affresco unico di Caravaggio per una disputa ereditaria di lunga data, hanno riferito dpa e Reuters.

I carabinieri italiani hanno scortato Rita Boncompani Ludovisi, 73 anni, nata e cresciuta in Texas, dalla villa che ospita l'unico soffitto dipinto dell'artista barocco Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610). La metà della proprietà è di sua proprietà per testamento, e l'altra metà - il defunto principe Nicolo ha lasciato ai suoi figli dal suo primo matrimonio. È morto nel 2018.

Nell'ambito del contenzioso ereditario sono stati compiuti diversi tentativi falliti di mettere all'asta lo storico edificio, denominato Aurora, per circa 140 milioni di euro, e ora un tribunale ha disposto lo sgombero della villa.

Secondo i figli del principe Boncompani Ludovisi, la principessa non si occupa adeguatamente della casa e offre visite guidate a pagamento senza permesso.

Uno degli eredi del defunto principe spiegò che la villa doveva essere ampiamente ristrutturata.

La villa fu costruita nel 1570 ed è di proprietà della famiglia Ludovizi dall'inizio del XVII secolo. Nel 17 il cardinale Del Monte, diplomatico e mecenate, commissionò a Caravaggio, allora poco più che ventenne, di dipingere il soffitto di una piccola stanza al primo piano, che utilizzò come laboratorio alchemico. Il murale largo 1597 metri è dipinto ad olio direttamente sull'intonaco e raffigura una scena allegorica con gli dei Giove, Nettuno e Plutone che rappresentano la trasmutazione del piombo in oro. Caravaggio ha dipinto il proprio volto e il proprio corpo su ciascuna delle tre figure.

La villa deve il suo nome ad un affresco di un altro artista barocco, il Guercino, che orna il grande soffitto dell'androne e raffigura Aurora, la dea dell'aurora, su un carro.

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