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Domenica, Aprile 28, 2024
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Gli eurodeputati chiedono a Borrell di agire per proteggere i diritti delle minoranze in Iran

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Il regime oppressivo iraniano ha impedito alla famiglia di Mahsa Amini di recarsi in Francia per ricevere il prestigioso Premio Sakharov, assegnato postumo. A seguito di ciò, Fulvio Martusciello, capo della delegazione di Forza Italia ed eurodeputato del gruppo PPE, ha rivolto all'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, alcune domande sulla difficile situazione delle donne e delle minoranze in Iran e lo ha invitato prendere posizione su questa urgente questione.

Mahsa Amini, uccisa dal regime iraniano, era di origine curda e nel paese sono presenti molte altre minoranze non persiane come azeri, arabi, beluci e turchi. Martusciello ha sottolineato che la popolazione azera, che rappresenta la minoranza più numerosa nel paese, è brutalmente oppressa dal regime iraniano. I cosiddetti azeri del sud, che in Iran sono circa 30 milioni, sono privati ​​dei diritti fondamentali. Anche il numero esatto degli azeri che vivono in Iran non è noto, poiché le autorità considerano queste informazioni troppo riservate.

L’amministrazione iraniana controllata dai persiani cerca di sradicare la cultura e il senso di autodeterminazione del popolo azero, trasformandolo in “persiani”. In poche parole, il regime non riconosce i loro figli come cittadini di origine azera.

Non è consentito che esista l’essenza stessa dell’identità nazionale e della cultura del popolo azerbaigiano. La loro lingua non è mai stata riconosciuta come lingua ufficiale, non è utilizzata nella corrispondenza ufficiale e il governo ne vieta l'uso, lo studio e l'insegnamento.

Il tasso di povertà tra gli azeri in Iran è uno dei più alti. Sono sottorappresentati nelle posizioni chiave. Non è loro consentito formare gruppi e associazioni ideologiche proprie.

Le istituzioni dell'UE sono state informate sulla situazione dei diritti umani grazie a numerose associazioni significative degli azeri del sud e ad importanti organizzazioni dei media. Inviano continuamente segnalazioni di violazioni dei diritti umani da parte dell'IRGC contro gli attivisti azeri che chiedono pari diritti. Il regime iraniano ha imprigionato Hamid Yeganapur di Maragha, Arash Johari di Mughan, Peyman Ibrahimi di Tabriz, Alirza Ramezani di Qazvin e molti altri attivisti azeri

I membri del Parlamento Europeo hanno invitato personalmente Borrell, così come il Parlamento Europeo nel suo complesso, ad assumere una posizione più dura contro le violazioni di Teheran. Hanno chiesto la fine immediata della discriminazione sociale, etnica, economica e ambientale contro gli azeri e le altre minoranze.

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