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Venerdì, Maggio 3, 2024
InternazionaleLa CE sta imponendo nuove regole alle imprese online

La CE sta imponendo nuove regole alle imprese online

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Gastone de Persigny
Gastone de Persigny
Gaston de Persigny - Reporter a The European Times Notizie

La Commissione europea ha proposto nuove regole rigorose per le attività online come Uber e le numerose piattaforme di consegna di cibo, secondo una dichiarazione sul sito web dell'istituzione. La proposta della CE mira a classificare le aziende online come autisti, corrieri, addetti alle pulizie, istruttori di fitness, massaggiatori e altri lavoratori che utilizzano applicazioni e piattaforme su Internet per trovare lavoro come dipendenti. Acquisendo lo status occupazionale, i lavoratori avranno accesso all'intero sistema sociale dei paesi in cui vivono, come il diritto a un salario minimo, a ferie retribuite, sussidi di disoccupazione e diritti alla salute e altro ancora. Alcune aziende in questo campo classificano i propri dipendenti come lavoratori autonomi o appaltatori indipendenti. In questo modo, le imprese risparmiano sui costi e non hanno seri obblighi legali nei confronti dei lavoratori. Di solito le persone che vogliono avere il loro tempo libero o sono alla ricerca di un reddito extra per tali aziende. Tuttavia, la pandemia ha rivelato i problemi associati a questo modello, come la paralisi del economia ha colpito le imprese e molti dipendenti sono rimasti senza diritto all'indennità di disoccupazione e così via.

Non sorprende che Uber e altre grandi società di concerti si oppongano ai piani della CE, che potrebbero influire seriamente sui loro modelli di business. Le nuove regole aumenteranno la loro spesa di miliardi di dollari. La società di viaggi condivisi Uber afferma che le nuove regole sposteranno i costi sugli utenti finali e circa 250,000 corrieri e 135,000 autisti in Europa perderanno il lavoro. Più di 28 milioni di persone nell'Unione europea lavorano attraverso piattaforme digitali e si prevede che il loro numero salirà a 43 milioni entro il 2025, secondo la Commissione europea, aggiungendo che molti di questi lavoratori sono classificati come lavoratori autonomi. Tra il 2016 e il 2020, i ricavi della gig economy sono balzati quasi 5 volte da 3 miliardi di euro a 14 miliardi di euro. La proposta della Commissione europea sarà discussa al Parlamento europeo e al Consiglio europeo. Una volta adottate da queste istituzioni, ogni Stato membro dell'UE avrà 2 anni per introdurre le nuove regole nella propria legislazione nazionale.

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