L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando molti campi, tra cui la salute pubblica e la medicina per gli anziani. La tecnologia può aiutare a prevedere i rischi e gli eventi per la salute, consentire lo sviluppo di farmaci, supportare la personalizzazione della gestione dell'assistenza e molto altro ancora.
Rischi
Ci sono preoccupazioni, tuttavia. Se non controllate, le tecnologie di intelligenza artificiale possono perpetuare l'invecchiamento nella società e minare la qualità dell'assistenza sanitaria e sociale che ricevono gli anziani.
I dati utilizzati possono essere non rappresentativi delle persone anziane o distorti da stereotipi, pregiudizi o discriminazioni dell'età del passato.
Anche le ipotesi sbagliate su come le persone anziane desiderano vivere o interagire con la tecnologia nella loro vita quotidiana possono limitare la progettazione e la portata di queste tecnologie. Possono anche ridurre il contatto intergenerazionale o approfondire le barriere esistenti all'accesso digitale.
Secondo il capo unità Demografia e invecchiamento in buona salute a OMS, Alana Officer, i pregiudizi impliciti ed espliciti della società, anche intorno all'età, sono spesso replicati in questo campo.
“Per garantire che le tecnologie di intelligenza artificiale svolgano un ruolo benefico, l'invecchiamento deve essere identificato ed eliminato dalla loro progettazione, sviluppo, utilizzo e valutazione. Questo nuovo documento politico mostra come", ha affermato.
Considerazioni
Nel nuovo documento, L'OMS introduce otto considerazioni, inclusa la progettazione partecipata delle tecnologie di intelligenza artificiale da parte di e con le persone anziane; team di data science per fasce d'età e raccolta di dati inclusiva dell'età.
L'agenzia sostiene anche gli investimenti nelle infrastrutture digitali e nell'alfabetizzazione digitale per gli anziani, i loro fornitori di assistenza sanitaria e gli operatori sanitari; diritti delle persone anziane di acconsentire e contestare; e quadri e regolamenti di governance per responsabilizzare e lavorare con gli anziani.
Infine, l'OMS chiede una maggiore ricerca per comprendere i nuovi usi dell'IA e come evitare i pregiudizi; e solidi processi etici nello sviluppo e nell'applicazione di queste tecnologie.
Combatti l'età
Il policy brief è in linea con i messaggi del Rapporto globale sull'ageismo che funge da base per il Campagna globale per combattere l'età.
Prodotto dall'OMS in collaborazione con l'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite (OHCHR), il Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite (UNDESA) e il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), la relazione rileva che l'ageismo è molto diffuso e dannoso, ma può essere eliminato.
La pubblicazione descrive gli impatti di vasta portata che l'età ha su tutti gli aspetti della salute e del benessere e sulle economie. Segnala anche una chiara necessità di investire in tre strategie comprovate: elaborare politiche e quadri legali migliori, attività educative e interventi intergenerazionali.
Infine, evidenzia la necessità di migliorare i dati e la ricerca sull'età e cambiare la narrativa sull'età per rendere l'hashtag, #AWorld4AllAges, una realtà.