Gli archeologi hanno scoperto la tomba di una "donna vampira" del 17° secolo in Polonia. Una falce di ferro giaceva intorno al collo della defunta e un lucchetto era sull'alluce del suo piede sinistro. Secondo la pubblicazione Arkeonews, è possibile che l'aspetto del defunto sia stato il motivo della cerimonia insolita. Nella pratica degli archeologi, a volte si incontrano sepolture devianti. Si distinguono per il rito funebre, che differisce da quello generalmente accettato nella rispettiva cultura. Ad esempio, i morti possono essere sepolti fuori dal cimitero o solo alcune parti del corpo. Ci possono essere molte ragioni per la comparsa di sepolture devianti, legate sia al sistema di credenze che alle circostanze della vita e della morte delle persone sepolte in modo insolito. Una delle categorie di sepolture non standard sono le tombe dei cosiddetti vampiri.
Gli archeologi ritengono che tali sepolture contengano i resti di persone temute dagli altri: temevano che il defunto sarebbe risorto dalla sua tomba. Per evitare che ciò accadesse, venivano poste delle pietre nella bocca dei morti, venivano mutilate e persino inchiodate a terra. Inoltre si praticava il posizionamento di falci e capelli sul collo o sull'addome. Qualcuno potrebbe essere definito un "vampiro" a causa dell'aspetto insolito, della stregoneria, del suicidio o per essere stato una delle prime vittime di epidemie. Riti simili sono stati eseguiti in molte culture, ad esempio in Italia è stato trovato un "bambino vampiro" di dieci anni morto nel V secolo. E negli Stati Uniti hanno persino identificato uno dei "vampiri" del 5° secolo con l'aiuto dell'analisi del DNA.
Il professor Dariusz Poliński dell'Università Nicholas Copernicus ha guidato lo scavo archeologico che ha portato alla scoperta dei resti, che sono stati trovati indossando un berretto di seta e con un dente anteriore sporgente, ha riferito venerdì il Daily Mail. Gli archeologi polacchi dell'Università Nicolaus Copernicus di Toruń sotto la guida del Prof. Dariusz Polinski hanno condotto scavi vicino alla città di Bydgoszcz (Voivodato della Cuiavia-Pomerania), dove nel 2005-2009 è stata indagata una necropoli altomedievale le cui sepolture contenevano un prezioso inventario. Quest'anno, invece, gli scienziati si sono concentrati su un complesso funerario adiacente del XVII secolo, danneggiato a causa dei lavori agricoli. In una delle sepolture, gli archeologi hanno scoperto i resti di una "donna vampira". Aveva una falce di ferro intorno al collo e un lucchetto era posizionato sull'alluce del suo piede sinistro. Allo stesso tempo, sul cranio di questa donna sono stati conservati i resti di un cappello di seta, il che potrebbe indicare il suo status piuttosto elevato, poiché era un oggetto molto costoso nel XVII secolo. Forse il motivo per cui la gente del posto l'ha seppellita in un modo così insolito risiede nell'aspetto insolito della donna: il suo dente anteriore sporgeva in avanti. Secondo Polinsky, solitamente il rito di "smaltimento" del defunto consiste, ad esempio, nel tagliare la testa o le gambe, o nel deporre il defunto nella tomba a faccia in giù. Attualmente, i resti scoperti sono stati trasportati a Toruń, dove saranno sottoposti a un esame approfondito.
Foto: 'vampira' femmina con una falce sulla gola trovata a Pień, in Polonia. (Mirosław Blicharski)
