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Sabato, Aprile 27, 2024
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A proposito di Abramo

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Autore ospite
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Da San Giovanni Crisostomo

Poi, dopo la morte di Terah, il Signore disse ad Abramo: esci dal tuo paese, dalla tua famiglia e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò. E ti farò diventare una grande lingua, e ti benedirò, e magnificherò il tuo nome, e sarai benedetto. E benedirò chi ti benedice e maledirò chi ti giura: e tutte le famiglie della terra saranno benedette per te (Gen. XII, 1, 2, 3). Esaminiamo attentamente ciascuna di queste parole per vedere l'anima amante di Dio del patriarca.

Non ignoriamo queste parole, ma consideriamo quanto sia difficile questo comando. Esci, dice, dal tuo paese, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti indicherò. Lascia, dice, ciò che è noto e affidabile e preferisci ciò che è sconosciuto e senza precedenti. Guarda come fin dall'inizio è stato insegnato al giusto a preferire l'invisibile al visibile e il futuro a ciò che era già nelle sue mani. Non gli fu comandato di fare qualcosa di non importante; (comandò) di lasciare la terra dove aveva vissuto per tanto tempo, di lasciare tutti i suoi parenti e tutta la casa di suo padre, e di andare dove non conosceva né gli importava. (Dio) non ha detto in quale paese voleva trasferirlo, ma con l'incertezza del suo comando ha messo alla prova la pietà del patriarca: va, dice, nella terra, e te lo mostrerò. Pensa, amato, quale spirito elevato, non posseduto da alcuna passione o abitudine, richiedeva per eseguire questo comando. Infatti, se anche ora, quando la pia fede si è già diffusa, molti si aggrappano così strettamente all'abitudine che preferirebbero decidere di trasferire tutto piuttosto che lasciare, anche se fosse necessario, il luogo in cui avevano fino ad allora vissuto, e ciò avviene , non solo con la gente comune, ma anche con coloro che si sono ritirati dal rumore della vita quotidiana e hanno scelto la vita monastica – allora era tanto più naturale che quest'uomo giusto fosse turbato da un simile comando ed esitasse ad adempiere Esso. Vattene, dice, lascia i tuoi parenti e la casa di tuo padre e va' nel paese che io ti mostrerò. Chi non rimarrebbe confuso da queste parole? Senza dichiarargli né un luogo né un paese, (Dio) mette alla prova l'anima del giusto con tale incertezza. Se un simile comando fosse stato dato a qualcun altro, una persona comune, avrebbe detto: così sia; mi comandi di lasciare la terra dove ora vivo, la mia parentela, la casa di mio padre; ma perché non mi dici il luogo dove devo andare, affinché io sappia almeno quanto è grande la distanza? Come faccio a sapere che quella terra sarà molto migliore e più fruttuosa di questa che lascerò? Ma il giusto non disse né pensò nulla del genere e, vista l'importanza del comando, preferì l'ignoto a ciò che aveva tra le mani. Inoltre, se non avesse avuto uno spirito elevato e una mente saggia, se non avesse avuto la capacità di obbedire a Dio in ogni cosa, avrebbe incontrato un altro ostacolo importante: la morte di suo padre. Sapete quante volte, a causa delle bare dei loro parenti, hanno voluto morire nei luoghi dove i loro genitori hanno posto fine alla loro vita.

4. Quindi per questo giusto, se non fosse molto amante di Dio, sarebbe naturale pensare anche a questo, che mio padre, per amore mio, lasciò la sua patria, abbandonò le sue vecchie abitudini e, superate tutti (gli ostacoli), anche sono venuti qui, e si può quasi dire, per causa mia è morto in terra straniera; e anche dopo la sua morte, non cerco di ripagarlo in natura, ma mi ritiro, lasciando, insieme alla famiglia di mio padre, la sua bara? Tuttavia, nulla poteva fermare la sua determinazione; l'amore per Dio gli faceva sembrare tutto facile e comodo.

Quindi, carissimi, il favore di Dio verso il patriarca è molto grande! Quelli, dice, benedirò chi ti benedirà; E maledirò coloro che ti maledicono, e per te saranno benedette tutte le famiglie della terra. Ecco un altro regalo! Tutte, dice, le tribù della terra cercheranno di essere benedette dal tuo nome, e porranno la loro massima gloria nel portare il tuo nome.

Vedi come né l'età, né qualunque altra cosa che potesse legarlo alla vita domestica, gli furono di ostacolo; al contrario, l’amore per Dio ha vinto tutto. Così, quando l'anima è allegra e attenta, supera tutti gli ostacoli, tutto corre verso il suo oggetto preferito e, qualunque siano le difficoltà che le si presentano, non viene ritardata da esse, ma tutto corre oltre e si ferma non prima di raggiungere ciò che desidera. vuole. Perciò quest'uomo giusto, sebbene avrebbe potuto essere frenato dalla vecchiaia e da molti altri ostacoli, tuttavia spezzò tutti i suoi legami e, come un giovane, vigoroso e non ostacolato da nulla, si affrettò e si affrettò a compiere il comando del Signore. Ed è impossibile che chiunque decida di fare qualcosa di glorioso e valoroso lo faccia senza prima armarsi contro tutto ciò che potrebbe ostacolare una simile impresa. Il giusto lo sapeva bene, e lasciando tutto senza attenzione, senza pensare alle abitudini, né alla parentela, né alla casa di suo padre, né alla bara di suo padre, e nemmeno alla sua vecchiaia, rivolgeva tutti i suoi pensieri solo a quello, come se lui per adempiere il comando del Signore. E allora si presentò uno spettacolo meraviglioso: un uomo in estrema vecchiaia, con la moglie, anche lei anziana, e con molti schiavi, si muoveva, senza nemmeno sapere dove sarebbe finito il suo vagare. E se si pensa anche a quanto erano difficili le strade a quel tempo (allora era impossibile, come adesso, importunare liberamente qualcuno, e fare così il viaggio con comodità, perché in ogni luogo c'erano autorità diverse, e i viaggiatori dovevano essere mandati da un proprietario all'altro e quasi ogni giorno si spostava da un regno all'altro), allora questa circostanza sarebbe stata un ostacolo sufficiente per il giusto se non avesse avuto un grande amore (per Dio) e la disponibilità ad adempiere al Suo comandamento. Ma egli ha fatto a pezzi tutti questi ostacoli come una ragnatela e… dopo aver rafforzato la sua mente con la fede e essersi sottomesso alla grandezza di Colui che aveva promesso, si è messo in viaggio.

Vedi che sia la virtù che il vizio non dipendono dalla natura, ma dal nostro libero arbitrio?

Poi, per farci sapere in quale situazione si trovava questo paese, dice: I Cananei vivevano allora sulla terra. Il beato Mosè fece questa osservazione non senza scopo, ma perché riconosceste l'animo saggio del patriarca e dal fatto che egli, poiché questi luoghi erano ancora occupati dai Cananei, dovette vivere come un vagabondo e un errante, come alcuni povero emarginato, come doveva, non avendo, forse, un riparo. Eppure non si è lamentato neanche di questo e non ha detto: cos'è questo? Io, che ho vissuto con tanto onore e rispetto ad Harran, devo ora, come uno senza radici, come un vagabondo e uno straniero, vivere qui e qui per misericordia, cercare pace per me stesso in un povero rifugio – e non riesco a ottenere neanche questo, ma sono costretto a vivere in tende e capanne e a sopportare tutti gli altri disastri!

7. Ma per non proseguire troppo nell'insegnamento, fermiamoci qui e terminiamo la parola, chiedendo al tuo amore di imitare l'indole spirituale di quest'uomo giusto. Davvero, sarà estremamente strano se, mentre questo giusto, essendo chiamato dalla (sua) terra alla terra (di un altro), mostrasse una tale obbedienza che né la vecchiaia, né altri ostacoli abbiamo contato, né i disagi del (allora) tempo, né altre difficoltà che potessero fermarlo non poterono trattenerlo dall'obbedienza, ma, spezzati tutti i vincoli, lui, il vecchio, fuggì e si affrettò, come un giovane allegro, con la moglie, il nipote e gli schiavi, a compiere comando di Dio, noi invece non siamo chiamati dalla terra alla terra, ma dalla terra al cielo, non mostreremo nell'obbedienza lo stesso zelo dei giusti, ma presenteremo ragioni vuote e insignificanti, e non lasciamoci trascinare né dalla grandezza delle promesse (di Dio), né dall’insignificanza di ciò che è visibile, come terreno e temporaneo, né dalla dignità del Chiamante, – al contrario, scopriremo una tale disattenzione che preferiremo il temporaneo a il sempre costante, la terra al cielo, e porremo ciò che non potrà mai finire più in basso di ciò che vola via prima che appaia.

Fonte: San Giovanni Crisostomo. Conversazioni sul Libro della Genesi.

Conversazione XXXI. E Terah diede acqua ad Abramo e a Nahor, suoi figli, e a Lot, figlio di Arran, suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figlio: e io lo feci uscire dal paese dei Caldei, e andò nel paese di Canaan, arrivò fino a Haran e vi dimorò (Gen. XI, 31)

Foto illustrativa: Ebraico dell'Antico Testamento.

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