Papa Francesco ha accolto sabato un gruppo di religiosi dell'Ordine della Beata Vergine Maria della Misericordia, comunemente detti Mercedari, in occasione del loro Capitolo Generale.
L'Ordine fu fondato nel XIII secolo a Barcellona da Pietro Nolasco, un mercante spagnolo, per la redenzione dei prigionieri cristiani. Con oltre settecento membri in ventidue paesi, i Frati hanno continuato lo stesso spirito di redenzione del loro fondatore.
Nel suo discorso il Santo Padre si è soffermato sul motto scelto per il Capitolo “Fai quello che ti dice!” (Gv 2.5), tratto dal Vangelo di Jonn sulle nozze di Cana, dove Gesù compì il miracolo dell'acqua nel vino.
Ascoltando Dio
Ha rimarcato che la scelta è particolarmente significativa in quanto implica l'idea di servizio che è al centro della vita religiosa e richiama l'attenzione sull'importanza dell'ascolto di Dio.
Ha osservato che l'attuale situazione mondiale può essere paragonata a quella descritta dal Vangelo di Giovanni quando Maria dice a Gesù: 'Non hanno più vino': «Tante realtà che vediamo oggi nel mondo, nella Chiesa, ci parlano di questa carenza, della mancanza di speranza, motivazione e soluzioni”, ha detto.
“Di fronte a questo, la Vergine vi sfida ad ascoltare”, ha sottolineato papa Francesco. Ma "cosa dovremmo ascoltare?", ha chiesto. Ricordando l'episodio delle nozze di Cana, disse che Gesù «propone una cosa a cui di certo nessun servo avrebbe pensato»: riempire d'acqua le giare per la purificazione.
Papa Francesco, quindi, ha insistito sull'importanza di ascoltare la voce di Dio: «Non vai al Capitolo generale per dire la cosa giusta», ma «per ascoltare Dio con semplicità, gratitudine e abbandonandoti a Lui», ha disse.
Cosa ci racconta il Miracolo delle Nozze di Cana
Ha proseguito sottolineando che i vasi per la purificazione delle Nozze di Cana invitano «a ritornare al nostro primo amore, alla fonte, a ritrovare l'atteggiamento innocente e speranzoso dei nostri primi anni di vita consacrata. Le giare che sono state svuotate devono essere riempite di nuovo con la stessa gioia di cui erano piene prima dell'inizio del banchetto”, ha detto.
“Il Signore ci chiede di ricominciare ogni giorno, in ogni progetto. Non ti stancare, non ti scoraggiare”.”
Ricordando che la vocazione della Chiesa è evangelizzare, papa Francesco ha insistito sulla necessità di “accogliere la sorpresa che Gesù ci porta”, di “ascoltare Maria”, di essere consumati dal “servizio concreto e semplice”.
La sfida della schiavitù moderna
Dobbiamo imparare ad essere come Maria, «accanto a Cristo ai piedi della Croce, nella carne sofferente dei poveri e dei carcerati», ha concluso Papa Francesco richiamando l'attenzione sui tanti prigionieri del nostro tempo, vittime della moderna forme di schiavitù che si diffondono in modo indiretto nelle nostre società.
“Probabilmente, possiamo dire che ci sono più schiavi oggi che all'epoca in cui sei stato fondato. E questa deve essere una sfida per te. Sono camuffati, sconosciuti, nascosti, ma sono tanti, anche nelle grandi città come Roma, Londra, Parigi. Cercali e chiedi al Signore: che faccio?”