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Domenica, Aprile 28, 2024
AsiaI parlamentari europei denunciano la brutale persecuzione religiosa in Cina

I parlamentari europei denunciano la brutale persecuzione religiosa in Cina

Di Marco Respinti* e Aaron Rhodes**

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Di Marco Respinti* e Aaron Rhodes**

Mentre il Partito Comunista Cinese soggetti Cittadini europei e leader di un'ipocrita campagna di gestione dell'immagine, i parlamentari europei insistono sulla verità sulla barbara persecuzione di una minoranza religiosa da parte della Cina.

Di Marco Respinti* e Aaron Rhodes**

Le risoluzioni degli organismi internazionali non possono garantire i diritti umani o la giustizia, ma possono richiamare gli obblighi dei governi, delle organizzazioni mondiali, degli organismi sovranazionali e persino dei poteri politici e legali mondiali per affrontare le gravi violazioni degli standard universali. Il 18 gennaio 2024, il Parlamento europeo (PE) ha condannato apertamente “la persecuzione in corso del Falun Gong in Cina”. Ci sono stati, certo, dei precedenti sull'argomento, ma il linguaggio utilizzato e la chiarezza della denuncia non hanno eguali nelle precedenti espressioni dell'Unione europea.

L'omicidio dei praticanti di Falun Gong è stata perpetrata instancabilmente dal regime comunista cinese dal 1999, con orribile brutalità. Il Falun Gong è un nuovo movimento religioso cinese, fondato nel 1992. Inizialmente il regime lo tollerava e addirittura lo favoriva, considerando le sue pratiche basate su una variante del qi gong, la ginnastica tradizionale cinese, come una sana panacea per il perfetto cittadino comunista. Ma, non riuscendo gradualmente a negare ed eliminare la dimensione spirituale del movimento radicato nei “Tre Insegnamenti” (la matrice tradizionale della spiritualità cinese composta da Taoismo, Confucianesimo e Buddismo), il regime iniziò a perseguitare spietatamente Falun Gong praticanti. Ufficialmente bandito dal 1999 (insieme ad altri gruppi), il movimento da allora è caduto preda della vile pratica del prelievo forzato di organi per alimentare un ricco mercato nero internazionale di trapianti e altre punizioni letali.

La risoluzione del Parlamento europeo

“[c]chiede all’UE e ai suoi Stati membri di condannare pubblicamente gli abusi dei trapianti di organi in Cina e di utilizzare il regime globale di sanzioni dell’UE sui diritti umani e i regimi nazionali di sanzioni sui diritti umani contro tutti i perpetratori e le entità che hanno contribuito alla persecuzione del Falun Gong professionisti in Cina e all’estero”.

La dichiarazione concretamente “sottolinea che le misure dell’UE dovrebbero includere il rifiuto dei visti, il congelamento dei beni, l’espulsione dai territori dell’UE, l’azione penale, anche sulla base della giurisdizione extraterritoriale, e l’avvio di accuse penali internazionali” contro gli autori di tali orrori.

Dal 1999, si nota, “il Partito Comunista Cinese (PCC) è impegnato in una persecuzione sistematica per sradicare il movimento religioso del Falun Gong”. Sottolineando che “la libertà di credo religioso si sta deteriorando in tutta la Repubblica popolare cinese (RPC)” nonostante l’articolo 36 della Costituzione della RPC che “prescrive che i suoi cittadini debbano godere della libertà di credo religioso”, la risoluzione sottolinea che “la censura basata sulla tecnologia e la sorveglianza è fondamentale per questa repressione”. Il PE afferma che “è documentato che migliaia di praticanti del Falun Gong sono morti a causa della persecuzione del PCC dal 1999” e che “i praticanti sono spesso detenuti e, secondo quanto riferito, sottoposti a tortura, abuso psicologico e prelievo di organi in modo che rinuncino alla loro professione. fede."

La risoluzione si concentra su un caso particolare che mette in luce la persecuzione dell'intero movimento del Falun Gong, il caso di Il signor Ding Yuande e sua moglie, la signora Ma Ruimei, entrambi praticanti del Falun Gong nella RPC, il cui triste caso è noto. Sono stati arrestati il ​​12 maggio 2023, senza alcun mandato, e mentre la signora Ma è stata successivamente rilasciata su cauzione, grazie all'impegno pubblico di Ding Lebin, del loro figlio e anche di un praticante del Falun Gong in esilio. La polizia ha continuato a intimidire la donna dopo il suo rilascio, ma suo marito resta in custodia, condannato a tre anni di carcere con una multa di 15000 renminbi (quasi 2,000 euro) il 15 dicembre 2023. Il suo unico reato è quello di essere un credente religioso un regime ateo.

Dopo l'approvazione della risoluzione del Parlamento europeo, il Falun Gong ha pubblicato il suo rapporto annuale sulle vittime. Il dossier ben documentato mostra che la persecuzione non è diminuita nel 2023. 1,188 praticanti del Falun Gong sono stati infatti condannati e 209 uccisi, portando a oltre 5,000 il numero di morti da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione di quel movimento religioso nel 1999.

Con gli operatori cinesi che si muovono per acquisire influenza sui governi, sui media, sulle istituzioni educative e sulle imprese europee, la risoluzione del Parlamento europeo merita la più ampia attenzione possibile. Può mostrare agli europei la vera natura del regime che cerca la leadership della “Comunità del destino comune dell’umanità”.

*Marco Respinti è direttore responsabile di “Bitter Winter: una rivista sulla libertà religiosa e i diritti umani”.

**Aronne Rodi è presidente del Forum per la libertà religiosa in Europa. È stato direttore esecutivo della Federazione internazionale di Helsinki per i diritti umani dal 1993 al 2007.

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