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Thursday, May 2, 2024
Scelta dell'editoreOrdini sacri sotto processo, L'ordinamento francese contro il Vaticano

Ordini sacri sotto processo, L'ordinamento francese contro il Vaticano

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Juan Sánchez Gil
Juan Sánchez Gil
Juan Sánchez Gil - at The European Times Notizie - Principalmente nelle retrovie. Reporting su questioni di etica aziendale, sociale e governativa in Europa e a livello internazionale, con particolare attenzione ai diritti fondamentali. Dare voce anche a chi non viene ascoltato dai media generalisti.

In un crescente contenzioso che mette in luce i rapporti tra le istituzioni governative, il Vaticano ha ufficialmente espresso le sue preoccupazioni per le decisioni prese dai funzionari francesi in merito all'allontanamento di una suora per violazioni della libertà religiosa. Questo disaccordo globale gira sulla situazione di Sabine de la Valette, Suor Marie Ferréol e la sua espulsione dalle Suore Domenicane dello Spirito Santo.

Il Vaticano, rappresentato da Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa, ha ufficialmente riconosciuto che sta trattando la questione con i mezzi. Una comunicazione formale è stata inviata all'ambasciata francese in Vaticano, un gesto che evidenzia la serietà con cui il Vaticano percepisce l'intrusione del sistema giuridico francese in ciò che considera affari puramente religiosi e interni della Chiesa cattolica.

La disputa è scoppiata quando il Tribunale di Lorient avrebbe emesso una sentenza sugli aspetti religiosi dell'uscita della signora De la Valette dalla sua comunità religiosa. Il Vaticano ha espresso disapprovazione per questa sentenza, lasciando intendere che sono stati informati sul ruolo dei tribunali attraverso la copertura mediatica piuttosto che attraverso canali formali che implicano una rottura della trasparenza o della comunicazione tra i funzionari francesi e la Santa Sede.

Il cardinale Marc Ouellet, coinvolto nel caso in quanto prefetto della Congregazione per i vescovi, non avrebbe ricevuto alcuna notifica da parte del Tribunale di Lorient in merito alla questione. Bruni ha menzionato che il cardinale Ouellet aveva effettuato una visita all'istituto come parte delle sue funzioni, che aveva portato all'avvio di azioni contro la signora De la Valette che alla fine avevano portato al suo licenziamento.

Il Vaticano sostiene che se il Tribunale di Lorient prendesse una decisione, su questo tema solleverebbe preoccupazioni sull'immunità e potrebbe violare il diritto di praticare liberamente il culto e di associarsi con altri. Questi diritti sono tutelati dalle leggi, che tipicamente affermano che le organizzazioni religiose hanno il diritto di gestire le proprie questioni in modo indipendente senza intervento esterno.

Il recente evento ha innescato una discussione su come i sistemi giuridici nazionali e le leggi religiose si intersecano e sul ruolo dei tribunali nella regolamentazione dei gruppi religiosi. Gli oppositori della sentenza del tribunale suggeriscono che essa stabilisca uno standard per l'ingerenza nella libertà religiosa, che potrebbe avere un impatto non solo sulla Chiesa cattolica ma anche su altre organizzazioni religiose che cercano autonomia, da pressioni esterne.

Man mano che questo scenario si sviluppa, presenta ostacoli legali che sottolineano il dibattito persistente sulla delineazione dei limiti tra l’indipendenza della chiesa e la giurisdizione governativa nelle società moderne. L’esito di questa questione potrebbe avere conseguenze di vasta portata per il rapporto tra Francia e Vaticano, nonché per il tema più ampio delle libertà religiose, in tutta Europa.

Come ha detto Massimo Introvigne in a recente articolo: “sembra che la violazione della libertà religiosa sia ormai all'ordine del giorno in Francia”.

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